I 30 anni del “Roberto Cavallero”

Messa ad Acceglio per il sentiero in alta valle Maira allestito in ricordo dell'alpinista di Bene Vagienna

Dal 27 settembre del 1992, in alta valle Maira si cammina nel ricordo di un alpinista di Bene Vagienna caduto su quelle montagne. Il Gruppo alpinistico Dario Oreglia, sempre di Bene Vagienna, organizza un evento per i trent’anni del sentiero Roberto Cavallero. L’appuntamento è domenica 31 luglio, ad Acceglio.

Alle 10, nella chiesa parrocchiale del paese della valle Maira si esibiranno la Banda musicale di Bene Vagienna e il Coro alpini sempre della città augustea; alle 11 sarà celebrata la messa. Seguirà, alle 12,30, il pranzo, che sarà servito sotto il tendone allestito dalla Pro loco del luogo nell’area sportiva del paese; i piatti saranno cucinati dagli Alpini di Bene Vagienna.

È possibile raggiungere Acceglio autonomamente o servendosi dei due pullman messi a disposizione degli organizzatori, che partiranno alle 7,30 dalla rotatoria principale di Bene Vagienna. Quanti desiderano viaggiare in pullman devono prenotarsi, entro lunedì 25 luglio, telefonando al 335.211316, 334.7156893, 347.8883329 o al 339.1267001; viene richiesto un contributo di 5 euro.

Un nuovo tratto attrezzato lungo il Roberto Cavallero
Lavori, lungo il sentiero Roberto Cavallero, per attrezzarne un tratto con catene

La montagna, la fede, il volontariato
Era il 30 giugno del 1991 quando si seppe che un 18enne di Bene Vagienna aveva perso la vita in valle Maira. Quel giovane si chiamava Roberto Cavallero. L’incidente era avvenuto al passo della Forcellina.
Nella sua breve vita, Roberto aveva maturato una fede molto forte, che lo aveva spinto ad impegnarsi per modellare la sua vita quotidiana sul Vangelo: dalla parrocchia alla Casa di riposo, si sforzava di essere presente ovunque potesse offrire il suo aiuto. C’erano poi le sue grandi passioni, la montagna e la musica. In valle Maira, a soli 15 anni Roberto aveva scalato la montagna-simbolo di Chiappera, l’ostica Rocca Provenzale: poi l’incidente, lungo un percorso non particolarmente impegnativo per un alpinista bravo come lui.
Oggi la Forcellina è inserita nell’itinerario di cinque giorni dedicato a Roberto, che si snoda sulle montagne di Acceglio, in alcuni dei luoghi - dal Lago dei nove colori al monte Scaletta - che hanno giustamente reso famosa la valle Maira. Sono necessari, a chi voglia percorrerlo, buon allenamento e buone capacità tecniche, insieme con un equipaggiamento adatto a un severo ambiente di alta quota; lungo il percorso sono presenti alcuni bivacchi non gestiti, dov’è possibile trascorrere la notte.
All’allestimento del Roberto Cavallero lavorò il Gruppo alpinistico Dario Oreglia, insieme con la “storica” guida alpina della valle Maira Nino Perino.  Alcuni percorsi già esistenti furono inseriti nel nuovo sentiero, che annovera anche tratti al tempo in disuso e recuperati ad hoc. L’inaugurazione avvenne a poco più di in un anno dalla morte di Roberto.