La curva epidemica in Italia ha superato il momento di picco. Ce lo dicono gli analisti di Lab24, l’osservatorio statistico del Sole 24Ore, che evidenziano l’inversione della curva epidemica a partire da giovedì 14 luglio. “I prossimi giorni saranno decisivi per capire se avremo una fase oscillatoria (plateau), oppure come ci auguriamo un calo costante”.
Anche il Piemonte sembra imboccare il medesimo percorso. Gli ultimi sette giorni hanno fatto registrare, infatti, un rallentamento della crescita dei nuovi casi settimanali. Martedì 12 luglio erano 818 ogni 100 mila abitanti, martedì 19 se ne contano 813. È un dato confortante, come lo è il fatto di confermarsi la Regione con il minor numero di nuovi casi davanti alla Lombardia e alla Toscana. Nella graduatoria tra province, invece, quella di Cuneo è la seconda migliore in Italia con 605 nuovi casi (ogni 100 mila abitanti). Meno ne ha soltanto quella di Vibo Valentia con 539.
Questi numeri trovano riscontro anche nelle (basse) ospedalizzazioni. Quelle in terapia intensiva sono attualmente 16 in Piemonte (3 in più rispetto a martedì 12 luglio). Quelle nei reparti ordinari sono 72 in più. Entrambe restano abbondantemente al di sotto della prima asticella di allarme, fissata al 10% per le terapie intensive e al 15% per i ricoveri ordinari. Le prime sono infatti al 2,5% (4,2% la media nazionale), i secondo all’8,9% (17,1% la media nazionale).
In parallelo, è partita la campagna di vaccinazione con le quarte dosi. E il Piemonte, com’era già accaduto con le terze, sembra rispondere meglio di altre Regioni. Al momento, infatti, è la prima in Italia con 295.479 somministrazioni, pari al 24,67% della platea autorizzata a livello nazionale - over 60 e fragili - che ha già maturato i tempi necessari per la somministrazione.
