Pedalare insieme per la ricerca. Pedalare insieme per contribuire a far crescere un centro che negli anni è diventato un’eccellenza per la ricerca e la cura del cancro. C’è una strada che unisce idealmente Fossano e Candiolo e in questi anni sono stati tanti coloro che hanno contribuito a realizzarla e fare in modo che si instaurasse questo filo diretto. E tra questi ci sono gli amici della Società ciclistica fossanese che quella strada l’hanno percorsa tante volte, anche a bordo delle loro due ruote, per consegnare i fondi raccolti attraverso la Fossano in bici.
E così è successo anche giovedì 14 luglio quando una delegazione fossanese (questa volta non in bici) si è recata al Centro piemontese per la ricerca sul cancro per la tradizionale consegna dell’assegno con quanto è stato raccolto nella manifestazione dello scorso 22 maggio.
6.000 euro, il ricavato che è stato interamente devoluto per la ricerca, che va a sommarsi a tutti quelli degli anni precedenti per un totale che sfiora i 190 mila euro.
“Se non ci fosse stata la pausa forzata del Covid - spiega il presidente della Sc Fossano, Michele Zorniotti - con quest’anno avremmo superato il traguardo dei 200mila euro. Facciamo conto di arrivarci con le prossime edizioni!”.
Dopo la foto di rito alla partenza di fronte alla chiesa della Santissima Trinità, alla presenza anche del vicesindaco Giacomo Pellegrino e del presidente della Cassa di risparmio di Fossano, Antonio Miglio e di volontari di varie associazioni che hanno contribuito insieme alla Sc Fossano alla realizzazione della manifestazione, il gruppo è partito alla volta di Candiolo. Con loro anche Piera Vigna Bernocco, delegata fossanese per la Fondazione per la ricerca sul cancro, da sempre in prima linea in una miriade di iniziative di raccolta fondi a favore della ricerca e a favore del centro di Candiolo. Un progetto che ha visto nascere e contribuito a fare divenire una realtà importante e universalmente riconosciuta come un’eccellenza tutta piemontese. “Ringrazio gli amici della Società ciclistica per tutto quello che hanno fatto in questi anni - commenta - e per l’entusiasmo anche in questa fase non facile del post pandemia. La Fossano in bici è sempre stata un’alleata importante della ricerca, e continua ad esserlo”.
All’arrivo a Candiolo a fare gli onori di casa il direttore sanitario dell’Istituto, Piero Fenu che ha illustrato i passi fatti sia sul fronte della ricerca che della cura. Negli anni l’Istituto è cresciuto enormemente anche dal punto di vista della struttura ospedaliera. E dopo la realizzazione della seconda torre della ricerca è nato il progetto dell’Hospice che avrà la possibilità di ospitare 20 pazienti oncologici. Accanto a questo anche spazi e camere per ospitare i famigliari che assistono i pazienti.
“Devo dire che la professionalità e l’umanità che si trovano a Candiolo sono davvero un fiore all’occhiello - spiega Zorniotti - e siamo felici di poter dare il nostro contributo alla crescita di questo Centro”.
Un contributo, quello della Fossano in bici, che è reso possibile anche grazie ai numerosi sponsor che sostengono l’evento, primi fra tutti la Cassa di risparmio di Fossano e la Fondazione Crf, Balocco, Comune di Fossano e Atl, Dalmasso Gianfranco autoriparazioni, Cicli Mattio, l’Angolo della bici, Marino Cicli, Auser Fossano, Aurilis, Fruttero Sport, Amis ‘d Fusan, Papa Golf Cb radio club, Tekfire, ristorante Aquila nera, tipografia Ferrero & Salomone e Croce bianca.
Perché anche nel ciclismo, come nella ricerca, se si “pedala” insieme si arriva più lontano.
Il servizio completo su la Fedeltà di mercoledì 20 luglio 2022.