Burgué Festival: la passione di chi mette insieme le competenze per il bene della comunità

foto Costanza Bono

Il successo di una manifestazione si misura dalla soddisfazione del pubblico, dal coinvolgimento dei giovani, dall’impegno attivo di più persone che si dedicano con tanta passione alla sua buona riuscita, collaborandone all’allestimento con le loro proposte. 

Il borgo Vecchio ha raccolto tutti questi elementi nella settimana di festeggiamenti, conclusasi con la festa di Sant’Anna domenica 24 luglio. Una settimana dove le vere scommesse sono state proprio le nuove leve, che, col torneo di calcetto e con il Beer Pong (capitanate dagli entusiasti Mauro D’Angelo e Max Longo) hanno saputo richiamare la partecipazione all’evento di quartiere da tutte le parti di Fossano. 

Una grande soddisfazione, dunque, anche per tutto il Comitato organizzatore che, nelle voci di Claudio Mana e della presidente del borgo, Barbara Grasso, hanno profuso sinceri ringraziamenti a coloro che, a vario titolo, si sono resi disponibili per lo svolgimento della festa. Intanto ai “vari sponsor; dalla Fondazione alla Cassa di risparmio di Fossano e a quelli, anche privati, che non vogliono essere citati pubblicamente”, senza i quali non sarebbe stata possibile la manifestazione. 

Grazie poi dunque “ai giudici” (Rosa Alocco, Michele Tavella, Silvio Bruno, Erica Caldera, Graziella Bertola, Fiorella Manna, Raffaele Morra, Gian Franco Berrone), che con le loro competenze, “si sono messi in gioco”, sabato sera, per eleggere i tre vincitori della quattordicesima edizione del “Burgué Festival - Concorso per voci nuove”. Che, tra i quattordici partecipanti, è stato vinto dalla splendida esecuzione di voce e presenza scenica di Angela Bruno, con il brano “Brava” di Mina. Dietro di lei l’altrettanto convincente Giulia Giaccardi (quasi un ex equo) con “At last” di Eta James. Seguita infine dalla coppia Elisa Canavese e Andrea Lia con “Piccola anima” di Ermal Metal ed Elisa. Regalando, insieme a tutte le altre esecuzioni, momenti suggestivi. O esilaranti. Merito, di questi ultimi, dell’inossidabile coppia artistica Gian Franco Capello e Lino Grasso; bravi ad intrattenere il pubblico, che ben li conosce e li apprezza per la loro simpatia e capacità di rappresentazione scenica. 

Il segreto di questa festa sta infatti proprio nel “mettere insieme qualcosa di se stessi, a servizio, per il bene della comunità”, come poi dirà il parroco don Ezio Bodino nell’omelia della messa della domenica. Quella in cui, al suo termine, è stato conferito il riconoscimento del “Borgatino dell’anno”. Quest’anno assegnato a ben due persone; le sorelle Marisa e Carla Tavella, storiche parrucchiere del borgo. Un premio, per loro, “che era già stato pensato prima del Covid”, come ha ricordato Mana, “e per cui purtroppo ci siamo fermati”. Un premio assegnato con vera gioia e comprensibile stupore delle due interessate, che, come da tradizione, erano ignare di dover essere proprio loro le designate destinatarie di tanta attenzione, per le attività che hanno speso verso il borgo Vecchio, che loro “amano tantissimo”. 

Le luci sui riflettori della festa si sono infine spente domenica sera, con le appassionate canzoni Anni ‘60-’70 suonate da I Prisma, con la voce solista e grande verve artistica della borgatina Pieranna Mana. Non senza porgere un tributo conclusivo e doveroso verso un grande compositore, polistrumentista e cantante della storia della musica italiana che ha segnato un’epoca; Vittorio De Scalzi dei New Trolls, deceduto proprio nella stessa giornata, per cui è stata eseguita la sua celeberrima “Quella carezza della sera”, che anche il pubblico ha cantato con tanta emozione.