Un altro “faccia a faccia” ad alta tensione fra la maggioranza del sindaco Claudio Ambrogio e il gruppo di opposizione “L’altra Bene” guidato da Livio Berardo. Lo scorso 29 luglio, al Palazzetto dello sport di Bene Vagienna – sede scelta ad hoc, perché il pubblico (numeroso) potesse partecipare nel rispetto delle misure di distanziamento legate alla presenza del Coronavirus – si è svolto il secondo Consiglio comunale dopo le elezioni amministrative di giugno. Numerose le questioni su cui ci si è confrontati (o scontrati), a partire dalle richieste che sempre “L’altra Bene” aveva rivolto al primo cittadino nei giorni precedenti.
Ambrogio risponde alle richieste di Berardo
In apertura, Ambrogio ha risposto alle richieste de “L’altra Bene”. Per quanto riguarda la realizzazione di un allevamento di polli in frazione Isola, il permesso di costruire rilasciato dal Comune è tuttora valido, ma – ha sottolineato il sindaco - nel rispetto della “normativa urbanistica vigente”, dunque con “numeri” ben inferiori a quelli che emersero quando il progetto approdò in Provincia e che portarono alla reazione di molti residenti; in ogni caso si lavora perché le disposizioni sugli allevamenti agricoli diventino “più restrittive”. Quanto al gestore dei servizi idrici, Ambrogio ha ribadito che la sua Amministrazione chiede da tempo di lasciare “Mondo Acqua” e per questo ha acquistato quote di Egea; il sindaco ha inoltre rinnovato le sue critiche al futuro gestore unico della provincia “Cogesi” (difeso, per contro, da Berardo) e spiegato, sempre rispondendo a “L’altra Bene”, che l’acqua del consorzio Sarmassa “costa” meno agli agricoltori di quella delle bealere interne di Bene Vagienna perché nel primo caso la spesa è compensata dagli incassi per la produzione di energia elettrica (“Anche l’ex sindaco Gazzera voleva collocare una centrale lungo la Bealera maestra, ma glielo impedirono”). Altra richiesta di Berardo era l’aggiornamento del regolamento del Consiglio comunale: “Si richiede che eventuali proposte di modifica vengano inviate per iscritto, per essere valutate nel prossimo Consiglio comunale, dopo attento esame ed eventuali contro-proposte”, la risposta di Ambrogio. Infine, sulla formazione dello staff del sindaco a fronte dell’esigenza di avere nuovi cantonieri, Ambrogio ha affermato: “Non abbiamo mai aumentato Imu e Tari in 10 anni di amministrazione; la normativa sulla partecipazione ai bandi è complessa e in continua evoluzione, serve un consulente per poche ore a settimana. Ad oggi abbiamo due cantonieri in servizio, uno dei quali è assente per ragioni personali; l’assunzione di un consulente non diminuisce la capacità assunzionale del Comune”.
Varie le critiche mosse all’intervento di Ambrogio da Berardo, che avrebbe voluto che alle sue richieste seguisse il dibattito durante la seduta: “Abbiamo chiesto di inserire 4 punti all’ordine del giorno: non l’ha fatto, ha violato il regolamento”, ha detto al sindaco. Bocciati anche i verbali della scorsa seduta, “inadeguati” perché “non contengono la discussione”.
Bealera maestra, il “caso” della fideiussione
All’ordine del giorno anche la Bealera maestra, il canale irriguo della destra Stura che si estende da Castelletto Stura a Cherasco e che è gestito da un consorzio il cui presidente è per statuto il sindaco di Bene Vagienna. Un maxi-finanziamento permetterà di “mettere in pressione” l’acqua e ottenere così un risparmio idrico del 50% per l’irrigazione dei coltivi. Appunto perché arrivi questo finanziamento dal ministero delle Politiche agricole – ha spiegato Ambrogio – occorre anticipare il 20% alla ditta aggiudicataria dei lavori, 4 milioni per il primo lotto. Serve una fideiussione, con cui la ditta stessa fornisce garanzie: se la si stipula con il consorzio stesso, è prevista dalla normativa una grossa spesa aggiuntiva, mentre è a “costo zero” se a carico del Comune, che perciò vuole provvedere.
Una “manovra” – questa – che non piace a “L’altra Bene”, secondo cui il Comune si fa garante di una cifra enorme. “Che cosa succede se qualcosa va storto, ad esempio l’azienda aggiudicataria fallisce?”, sono intervenuti dal gruppo di opposizione. Berardo e gli altri componenti de “L’altra Bene” non sono stati persuasi dalle spiegazioni fornite da sindaco e assessori, per i quali “il Comune non tira fuori un soldo” e lo stesso consorzio “Bealera maestra” può mettere a disposizione come garanzia per il Comune dei terreni.
Contestato anche il doppio ruolo di Ambrogio sempre in questo operazione, a cui partecipa sia come sindaco di Bene Vagienna, sia come presidente del consorzio.
Le 6 sezioni della nuova scuola dell'infanzia
Dibattito anche sulla nuova scuola dell’infanzia. “L’altra Bene” non si è espressa sulla sede che molto probabilmente la ospiterà – non il polo didattico di viale Rimembranza, ma un’area acquistata ad hoc in via Trinità – riferendo di non avere al momento gli elementi per elaborare una valutazione, ma ha manifestato dubbi sulla volontà di allestire sei sezioni per i bambini, a fronte della crescita demografica del paese “a zero”. La maggioranza ha difeso la sua scelta: occorre valutare il trend degli ultimi anni che è in continua crescita (“In due mandati abbiamo duplicato le sezioni”) e non solo il numero dei bambini residenti a Bene Vagienna, ma anche quelli provenienti da altri Comuni e, in ogni caso, l’obiettivo non è quello di allestire necessariamente la sesta sezione, ma avere locali tali che sia possibile farlo quando se ne presenti l’esigenza (intanto, si potrebbe sfruttare lo spazio aggiuntivo per attività di laboratorio).
Quando si è parlato del Dup (il Documento unico di programmazione, ovvero il testo che dice che cosa vuole fare l’Amministrazione comunale durante il mandato), Berardo ha richiesto l’impegno a creare “comunità energetiche” (per la produzione di energia pulita, tramite il foto-voltaico) e ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata (“Siamo il fanalino di coda del nostro consorzio”). “Abbiamo pannelli fotovoltaici su ogni edificio comunale, escluso il centro storico dove non è possibile installarli”, ha risposto Danilo Perano, capogruppo in Consiglio comunale per la maggioranza, che ha inoltre assicurato che il Comune “sta lavorando” per le comunità energetiche e ricordato come la futura sede di Gls che nascerà a Bene sarà “tutta green”. Sempre per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente, Berardo ha sostenuto che “i Piani regolati devono essere impostati mettendo al primo posto la riduzione del consumo di suolo”.
Sul fronte del Bilancio, Ambrogio ha difeso quanto il suo gruppo ha fatto nei due precedenti mandati: “L’avanzo, di 541 mila euro, è decisamente importante per una cittadina come Bene, che non ha mai aumentato le tasse. Grazie alla «conversione» al led dell’illuminazione pubblica, riusciamo a fronteggiare l’aumento della spese per la luce elettrica, mentre altri Comuni rischiano il default”. Presentati, inoltre, alcuni degli interventi in cui il Comune si impegnerà, finanziandoli “in toto” o cofinanziandoli: tra di essi, ci sono l’allestimento del nuovo impianto sportivo in via Oreglia, la costruzione del nuovo teatro parrocchiale, la realizzazione dei un nuovo spogliatoio allo sferisterio, il ripristino del manto stradale in via Roma, la sostituzione della caldaia nella chiesa di San Francesco.
Scintille per la Commissione agricoltura
Scintille anche al momento di eleggere – tramite votazione interna al Consiglio comunale – la commissione Agricoltura. Ne faranno parte Mattia Marengo per la maggioranza e Raffaele Dalmazzo per l’opposizione. Se l’elezione di Marengo è del tutto comprensibile, quella di Dalmazzo – unico esponente del suo gruppo in Consiglio comunale – si spiega presupponendo che una parte della stessa maggioranza lo abbia votato, evidentemente per evitare che l'altro gruppo di opposizione, ovvero “L’altra Bene”, riuscisse a portare un suo componente nella Commissione. “Prendiamo atto che la maggioranza ha votato al posto della minoranza”, ha commentato Berardo.