Non volete più ricevere chiamate di tele-marketing i cui operatori da tempo effettuano telefonate non solo sui numeri fissi, ma anche sui telefonini? Il legislatore mette a vostra disposizione uno strumento gratuito, o meglio adegua quello già esistente alle esigenze attuali. A partire dalla fine di luglio, è possibile iscrivere al Registro delle opposizioni i numeri non presenti negli elenchi telefonici pubblici, fra i quali i cellulari.
Il decreto-legge che permette questa operazione risale ai mesi scorsi. Sono state in seguito definite le modalità per la gestione del nuovo Registro, che diventa infine “operativo” in questa estate.
Che cosa significa “operativo”? Significa che quanti desiderano non ricevere telefonate di pubblicità, vendita diretta, ricerche di mercato e comunicazione commerciale possono evitarle inserendo il numero a cui non vogliono essere disturbati - non solo di telefono fisso come in passato, ma anche mobile - nel Registro delle opposizioni. È possibile farlo sul web, collegandosi al sito www.registrodelleopposizioni.it, o per telefono, chiamando l’800265265. L’«opposizione» riguarderà anche le chiamate effettuate non da un operatore in carne ed ossa, ma da un software, mentre sono esclusi, e non possono dunque essere “bloccati”, i trattamenti “effettuati per finalità statistiche dagli enti e dagli uffici di statistica appartenenti al Sistema statistico nazionale”.
L’«opposizione» comunicata al Registro non ha scadenza e annulla eventuali consensi ad essere contattati forniti fino a quel momento alle società di tele-marketing; si possono inserire più numeri di cellulare di cui si è titolari. Ovviamente, anche con l’entrata in vigore del nuovo Registro è possibile continuare ad esercitare l’opposizione verso chiamate su telefono fisso e l’invio di materiale tramite posta cartacea.
Gli operatori di tele-marketing sono ora tenuti a consultare il Registro delle opposizioni mensilmente e, in ogni caso, prima di avviare una campagna promozionale: avranno così la lista dei contatti che non possono “disturbare”, né potranno utilizzare questi dati per altri fini. L’accesso al Registro da parte degli operatori è a pagamento. Le ditte che effettuino tele-marketing violando il Registro delle opposizioni rischiano sanzioni pesanti, fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato.
Funzionerà? Alcuni mostrano perplessità per quanto riguarda il tele-marketing proveniente dall’estero... Vedremo nei prossimi mesi.