È nato come convento, è stato anche un ristorante e sta per esserlo un’altra volta. E questa nuova rinascita significa anche restituire alla collettività un bene storico, che ormai da anni è chiuso al pubblico e parte del quale è irrecuperabile. Parliamo dell’Eremo camaldolese di Cherasco, struttura fondata nel Seicento dall’omonimo ordine religioso appartenente alla famiglia benedettina: se la chiesa collocata all’esterno – sconsacrata – è oggi un ricovero per mezzi agricoli dopo essere stata usata perfino per esercitazioni di caccia, il monastero tornerà ad accogliere tavole imbandite.
Il merito è di un gruppo di amici, che vivono a Bene Vagienna o dalla città sono stati “adottati”. Tutto è cominciato nel 2017, quando Daniele Abrate acquistò il monastero: l’idea era da subito quella di “ridargli vita”, ma mancava “il progetto giusto” che è poi emerso dal lavoro di squadra portato avanti con Diletta Allodi, Matteo Botto, Samuele Bozzolo e Alberto Calandri. E’ nato così il ristorante “Santacostina”, un nome che gioca sia sulla storia dell’edificio, sia sul prodotto principale che sarà proposto ai clienti. Si tratta, ovviamente, di carne (anche a km 0), cotta alla griglia sia in modo tradizionale che secondo “ricette” meno diffuse in Italia; si aggiungono – ecco la seconda chicca del locale – abbinamenti tra piatti di carne e cocktail che ne esaltino il sapore. Ulteriore aspetto peculiare che “Santacostina” offre è, come si può immaginare, la possibilità di mangiare in spazi che un tempo ospitavano la cappella o la sacrestia o altre parti ancora del monastero e che mostrano tuttora affreschi, trompe-l'oeil ed elementi architettonici capaci di raccontare questo passato.
Il ristorante sarà aperto, dal 7 settembre, a pranzo e cena nei fine settimana e, al lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì, solo a cena; prenotazioni allo 0172.1730561. Martedì 6 settembre, è prevista l’inaugurazione, che si svolgerà dalle 18 alle 22; l’ingresso è gratuito, ma su prenotazione da effettuare tramite le pagine Facebook e Instagram Santacostina. La struttura si trova al 170/A della frazione San Giovanni di Cherasco.
Il cuoco è Samuele, mentre la responsabile di sala è Diletta; se Daniele e Alberto curano la parte amministrativa, Matteo si occupa della comunicazione. Per la rinascita dell’Eremo camaldolese i cinque non solo hanno lavorato insieme, ma hanno potuto contare sull’aiuto di familiari e amici. Un primo passo che è anche un buon auspicio perché la struttura torni, finalmente, ad essere un bene di tutta la comunità.