Funghi, tutto quello che c’è da sapere

Al via una stagione che si annuncia generosa: le regole per dedicarsi alla ricerca nel rispetto della legge e in sicurezza

Anche nelle valli della Granda, la pioggia di queste ultime settimane permette finalmente ai funghi di nascere. Un’ottima notizia per chi ama cercarli nei boschi e per chi si accontenta di gustarli a tavola. Ma occorre non dimenticare le disposizioni che ne regolano la raccolta, contenute in una legge regionale del 2007, né quell’attenzione che è indispensabile perché, durante la “caccia” lungo terreni scoscesi, non avvengano incidenti.

“In base alla legge regionale - sottolineano dalla Provincia - chiunque voglia raccogliere funghi sul territorio provinciale o regionale deve munirsi di «titolo per la raccolta», che è costituito dalla ricevuta di versamento della quota stabilita annualmente dalla Regione Piemonte a favore di una delle Unioni montane di Comuni o una delle Unioni collinari di Comuni del territorio, oppure ad un ente di gestione delle Aree protette regionali; il «titolo» può inoltre avere avere validità diverse, da giornaliera a triennale. A loro volta, le Unioni montane e collinari di Comuni possono rilasciare, ai residenti sul proprio territorio ed al costo ridotto al massimo di un terzo rispetto a quello stabilito dalla Regione, titoli per la raccolta annuale di funghi, ma validi solo nel territorio della stessa Unione. La raccolta è consentita in tutti i giorni della settimana”. Non mutano, in questo 2022, gli importi da versare secondo la durata di validità del titolo: 5 euro per il titolo per la raccolta con validità giornaliera, 10 per quella settimanale, 30 per quella annuale, 60 per quella biennale e 90 per quella triennale. La ricevuta del versamento, accompagnata da un documento di identità, deve essere esibita alla richiesta del personale addetto al controllo; sono esonerati dal possesso del titolo per la raccolta i minori di 14 anni accompagnati, fino ad un massimo di due, da un maggiorenne in possesso di titolo per la raccolta. “Il titolo - dicono ancora per la Provincia - non è necessario per la raccolta dei chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), specie diverse del genere Morchella, gambe secche (Marasmius oreades), orecchione (Pleurotus ostreatus), coprino chiomato (Coprinus comatus) e mazza di tamburo (Macrolepiota procera). I proprietari o i coltivatori dei fondi possono raccogliere i funghi senza limiti di quantitativi giornalieri, tutti gli altri possono raccogliere al massimo 3 chilogrammi di funghi al giorno a testa;  sono compresi nel peso complessivo anche le specie fungine che possono essere raccolte senza titolo per la raccolta”. Ancora, si deve sapere che “bisogna utilizzare contenitori idonei a consentire la diffusione delle spore nei territori circostanti, quindi non borse di plastica, ed è vietato utilizzare rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del suolo, il micelio fungino o l’apparato radicale del fungo”. Non è consentita la raccolta dell’Amanita caesarea (Ovulo buono) allo stato chiuso. Infine, “i funghi non si possono raccogliere nei castagneti coltivati per la raccolta del frutto, pascolati o falciati, nei terreni di pertinenza degli immobili ad uso abitativo, nelle aree protette e in quelle interdette per motivi selvicolturali o di particolare pregio naturalistico e scientifico”. Sono previste sanzioni amministrative per chi non rispetta le disposizioni previste dalla normativa; nel caso vi siano dubbi sulla commestibilità dei funghi raccolti, l'invito è a rivolgersi agli ispettorati micologici istituiti nelle Asl, che offrono consulenza gratuita.

Calzature e abbigliamento adeguati sono indispensabili per il cercatore di funghi. Attenzione anche - soprattutto a mano a mano che si avvicina l’autunno - a non essere sorpresi dal buio, che nei boschi giunge precocemente. E, infine, occhio a non smarrirsi: non sono rari i casi in cui i soccorritori devono intervenire per un cercatore di funghi che non riesce a tornare al punto di partenza.

Per il resto, dopo mesi di siccità, pare che la stagione dei funghi sarà generosa... Buona raccolta!