Il Paese piange Alberto Balocco, fuoriclasse dell’imprenditoria e uomo perbene

I primi messaggi di cordoglio del mondo economico, della politica e delle Istituzioni

Balocco Alberto
Foto Costanza Bono

Un fuoriclasse dell’imprenditoria e un uomo perbene. Così il mondo economico, le istituzioni, i cittadini piangono Alberto Balocco, mancato venerdì in un incidente in montagna. È un cordoglio profondo, misto a incredulità, per il modo in cui è avvenuto e per il vuoto che lascia: nella sua famiglia, nella città, nel mondo economico della Granda e di tutto il Paese. “L'improvvisa scomparsa di Alberto Balocco ci lascia sgomenti - scrivono da Confindustria Cuneo -: rivolgiamo le più sentite condoglianze alla famiglia che, a poco più di un mese dalla dipartita del papà Aldo, perde una persona di grande umanità, marito e padre amorevole, oltre che un imprenditore visionario. Alberto ricopriva il ruolo di Amministratore delegato dell'impresa dolciaria fondata dal nonno nel 1927, i cui prodotti sono conosciuti in tutto il mondo. Entrato in azienda nel 1990 con la sorella Alessandra, ha contribuito a far diventare Balocco uno dei modelli imprenditoriali di maggior successo in Italia, grazie ad una forte coesione familiare, alla capacità di innovare e di competere in mercati sempre più globalizzati. Nel libro "Volevo fare il pasticcere" ha raccontato la storia aziendale dalle origini ai giorni nostri”.

Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem (l’Unione dei Comuni di montagna), lo accosta ad altre figure scomparse prematuramente: Pininfarina, Giovanni Alberto Agnelli, Pietro Ferrero, per rimpiangere “la grande innovazione, il Capitale umano che il Piemonte ha perso troppo presto. Uniti dalla visione, dalla capacità manageriale e dalla dimensione umanistica in azienda, ora ispiratori di nuove generazioni di imprenditori, in modo diverso da come avremmo voluto”. Beppe Ghisolfi, banchiere e scrittore, ha condiviso con Alberto Balocco l'esperienza nel consiglio di amministrazione della Cassa di risparmio di Fossano: "Fossano e l'Italia piangono un eccellente imprenditore, oltre che personalmente un ottimo amico, capace di portare la bontà italiana nel mondo con un'industria a totale radicamento locale - scrive -. È la stessa visione di territorialità che lo distingueva anche come consigliere della Cassa di risparmio di Fossano, di cui fece parte per anni durante la mia presidenza, e come donatore a favore del patrimonio artistico della sua e nostra città. Un lutto inimmaginabile in un momento difficile per tutti, ma con la consapevolezza della straordinaria eredità industriale e sociale che ci rende forti come comunità". Alberto Balocco è stato Consigliere e membro del Comitato esecutivo della Crf per molti anni, “un periodo lungo in cui abbiamo potuto apprezzare anche le sue capacità in ambito bancario - ricorda il presidente della SpA Antonio Miglio -. Non ci sono parole in questo momento”. Ed è stato presidente della Consulta Fossanese, che riunisce Enti e imprese nella valorizzazione dei beni artistici di Fossano. In questa veste, oltre che in quella di consigliere della Banca, lo ricorda Gianfranco Mondino, presidente della Fondazione Crf: "Ho perso un caro Amico con cui in diversi ruoli ho avuto il privilegio di collaborare per il bene della Città cui era molto legato e per la quale tanto bene ha operato. Ci mancherà la sua professionalità e umanità, ma ci rimane il suo esempio per continuare a ben operare per Fossano".

Lo piange anche il mondo politico. Giorgio Bergesio lo ricorda come “un amico ed un imprenditore illuminato”. “Questa tragedia – aggiunge - colpisce profondamente la nostra terra che lui stesso, con i suoi prodotti, ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo”. Flavio Gastaldi lo definisce “un grande imprenditore cuneese”. “Ci mancherà il tuo tratto gentile e la tua visione imprenditoriale” commenta Mino Taricco. "Una morte assurda ci ha portato via Alberto Balocco - aggiunge l'ex sindaco di Fossano Davide Sordella -. Non ci sono parole in momenti come questi se non il ricordo e la fortuna di aver potuto condividere un pezzo di cammino insieme. Da Fossanese il ringraziamento ad una famiglia e ad una persona per bene che ha portato l’operosità della nostra città nelle case delle famiglie di tutto il mondo. Ci mancherai Alberto". "Oltre che un esempio di imprenditoria lungimirante, Alberto Balocco era un amico - scrive su Facebook Paolo Damilano, candidato sindaco di Torino -. Mi mancherà molto, così come mancherà molto al Piemonte e all’Italia. Un pensiero di vicinanza alla famiglia Balocco in queste ore drammatiche". Federico Borgna, ex presidente della Provincia di Cuneo, commenta: "La nostra terra perde una persona semplice, capace e perbene. Un abbraccio alla famiglia e a tutte le persone che gli hanno voluto e gli vogliono bene". Si unisce al cordoglio anche il Circolo Pd di Fossano che nell'esprimere vicinanza alla famiglia, annuncia di aver annullato la cena e il momento musicale previsti all'interno della Festa democratica di sabato.

Le segreterie Fai Cisl Piemonte e Fai Cisl Cuneo ne mettono in luce le qualità imprenditoriali e umane, e l’attenzione ai rapporti sindacali, esprimendo "sentimenti di profondo cordoglio e di vicinanza alla famiglia Balocco colpita dalla prematura scomparsa del Signor Alberto, un uomo che è stato e sarà di esempio per l’imprenditoria Italiana, per le sue indubbie doti manageriali e soprattutto per la sua capacità di attenzione e sensibilità al mondo dell’impresa, alle persone, al lavoro, al territorio. Per il nostro Paese, in una logica di qualità e creatività del lavoro, ha rappresentato un alfiere del Made in Italy nel mondo, e anche un riferimento per relazioni industriali positive, costruttive ed innovative, attente alla responsabilità sociale ed alle persone”. “La provincia di Cuneo - concludono - perde un imprenditore coraggioso, un riferimento per tutti, ma soprattutto perde un grande uomo, di cui il paese può essere fiero. La Fai Cisl nel porgere il proprio cordoglio alla famiglia Balocco è certa che l’esempio del Signor Alberto resterà e rappresenterà una chiara e forte garanzia per l’impresa e per i lavoratori”.

I ricordi del sindaco di Fossano Dario Tallone e di Paolo Cortese, dirigente scolastico dell'Iis "Vallauri" di Fossano.