Il rimbalzo epidemico è durato soltanto 5 giorni. La curva dei contagi torna infatti a scendere in Piemonte e in provincia di Cuneo come nel resto d’Italia. È un andamento analogo a quello che si è verificato, prima di noi, in Portogallo - ricorda il Lab24 del Sole24Ore - e se venisse confermato, dovrebbe durare fino a inizio ottobre. Senonché le variabili in gioco (riapertura delle scuole e inizio della stagione fredda) consigliano di non prendere le previsioni come oro colato.
Intanto, nell’ultima settimana, registriamo (volentieri) un calo di attualmente positivi (circa mille in meno) in Piemonte, meno isolamenti domiciliari (anche qui circa un migliaio) e meno ricoveri ordinari in ospedale (255 contro 287). Salgono (di 3) i ricoveri in terapia intensiva, ma sono numeri piccoli (da 6 a 9). Scendono invece i decessi (da 19 a 12).
Anche l’Aifa nel frattempo, dopo l’agenzia europea (Ema), ha dato il via libera ai nuovi vaccini Pfizer e Moderna contro la variante Omicron. Al momento non è ancora iniziata la somministrazione. Sarà una circolare, nei prossimi giorni, a indicare nel dettaglio le modalità di somministrazione della dose booster e le categorie prioritarie (a partire dagli over 60 e dai pazienti fragili).
Già in vigore è invece la riduzione del periodo di quarantena per chi è positivo, che passa da 7 a 5 giorni, ma sempre con tampone in uscita. In caso di positività persistente si può interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test. Inoltre, chi ha avuto un contatto stretto con un positivo non sarà più soggetto a quarantena, ma ad autosorveglianza. Dovrà usare la Ffp2 per 10 giorni ma, salvo sintomi, non sarà soggetto a tampone.
Servizio completo su La Fedeltà di mercoledì 7 settembre
