Fa tappa nella parrocchia di San Giovanni Battista a Centallo la mostra “Martiri per una nuova città”, dedicata a don Mario Ghibaudo e a don Giuseppe Bernardi, i due sacerdoti vittime del nazismo che verranno beatificati fra alcune settimane a Boves. La mostra sta facendo il giro di numerose comunità parrocchiali della provincia (tra cui il Duomo di Fossano dove ha sostato a fine giugno). A Centallo, viene ospitata nella chiesa “La Rossa” (in piazza V. Emanuele) fino al 22 settembre e si può visitare liberamente dalle 9 alle 18.
Il pomeriggio del 19 settembre 1943 Boves, cittadina di 10.00 abitanti ai piedi della Bisalta, è teatro del primo eccidio nazifascista in Italia. 23 morti, 350 case distrutte dal fuoco è il bilancio di quelle tragiche ore. Mentre si propaga la violenza, si prodigano per la salvezza del loro paese don Giuseppe Bernardi e don Mario Ghibaudo – rispettivamente parroco e viceparroco, vivendo fino all’ultimo minuto come autentici “sacerdoti”.
La mostra – attraverso quattro sezioni ed un docufilm – documenta la vita ed il martirio dei due sacerdoti ed il cammino di pace e di riconciliazione fiorito nella loro città. “A quasi ottant’anni di distanza – si legge nella scheda di presentazione della mostra - possiamo constatare la verità delle parole di papa Benedetto XVI: «Il sangue dei martiri non invoca vendetta ma riconcilia» ed è «forza dell’amore che supera l’odio e la violenza, fondando così una nuova città, una nuova comunità»”. “Martiri per una nuova città” è curata dall’Associazione don Bernardi e don Ghibaudo, con il coordinamento di don Bruno Mondino (parroco di Boves e postulatore della causa di Beatificazione dei due sacerdoti) e il prezioso contributo di don Gian Michele Gazzola e del professor don Angelo Romano.