Carabinieri, i nuovi ufficiali della Granda

Ci sono anche il capitano Andrea Lisci e il maggiore Luca Giacolla, destinati rispettivamente a Fossano e Savigliano

Carabinieri Cuneo Fossano Savigliano nuovi Cc
Da sinistra a destra, il tenente colonnello Gerardi, il capitano Lisci e il maggiore Giacolla

Sono stati presentati nella mattinata di oggi (venerdì 16 settembre), al Comando provinciale, i nuovi ufficiali dei Carabinieri destinati alla Granda. Con il capitano Andrea Lisci – il nuovo comandante della Compagnia di Fossano, di cui “la Fedeltà” ha parlato in anteprima, dopo che il Comune ha organizzato un incontro per accoglierlo e, al tempo, stesso ringraziare il suo predecessore Elpidio Balsamo – ci sono il tenente colonnello Angelo Gerardi, comandante del Reparto operativo di Cuneo, e il maggiore Luca Giacolla, comandante della Compagnia di Savigliano. I tre, provenienti da esperienze diverse di comando, giungono in una provincia considerata “tranquilla”, ma dove sono alte le aspettative dei cittadini.

Dei tre nuovi ufficiali destinati alla Granda, Lisci, classe 1993, è il più giovane. Originario di Rieti, giunge in Granda dopo aver operato a Marcianise e Vibo Valentia; è stato anche in Iraq. Per lui Fossano è “una sfida molto interessante”, che affronta “con felicità ed entusiasmo”.

Originario di Savona ma cresciuto in Sicilia, Giacolla – sposato e padre di due bambini – si è arruolato nei Carabinieri nel 2003 e negli ultimi 9 anni ha ricoperto incarichi di comando in Piemonte. Prima di approdare all’Arma, ha maturato esperienze nell’Esercito e nell’Aeronautica militare. “Sono molto contento di questa nuova esperienza professionale in questa bellissima provincia”, ha detto.

Il nuovo comandante del Reparto operativo è nato a Roma, ma cresciuto a Cagliari. Dopo l’arruolamento nell’Arma nel 1996, si sono susseguiti incarichi a Firenze, Rieti, Frascati, Messina e Chiavari, oltre che al Comando generale. Infine la nuova destinazione, Cuneo: “Da sabaudo-meridionale – ha commentato Gerardi –, mi fa molto piacere approdare in Piemonte. Giungere qui da esperienze meridionali implica, da parte nostra, uno shifting mentale non indifferente, che per me è già avvenuto in Liguria. Cuneo è una provincia che non conoscevo e che arricchirà il mio percorso professionale”.