La scuola non è solo un seggio, la protesta

Molte scuole cittadine devono sospendere le lezioni perché sedi di seggi elettorali

"La scuola non è solo un seggio", "priorità alla scuola", "la scuola deve essere una priorità nelle agende politiche": sono alcune delle scritte appese agli edifici scolastici di Fossano e agli zainetti di studenti delle scuole cittadine che da domani (sabato 24 settembre) a lunedì 26 settembre dovranno sospendere le lezioni perché sedi di seggi elettorali.

"I nostri figli negli ultimi due anni hanno già dovuto perdere moltissimi giorni di scuola a causa della pandemia, doverli lasciare di nuovo a casa due giorni per consentire le elezioni ci sembra assurdo, soprattutto perché in città ci sono altri posti dove potrebbero essere allestite le cabine elettorali" - racconta il gruppo di mamme che ha lanciato l'iniziativa. A Fossano tutti i seggi sono allestiti in edifici scolastici. Uno solo non è utilizzato, quello di frazione Loreto. Gli altri invece sono scuole "attive": la media Paglieri in via Dante, la media Sacco in piazza Picco, le primarie Einaudi (via Matteotti) e Levi (nella sede temporanea di via Bava), a cui si aggiungono le scuole delle frazioni Maddalene e Murazzo. Tra politiche, amministrative e referendum praticamente ogni anno ci sono delle votazioni, che implicano lo stop alle lezioni.

L'idea della protesta, riunita sotto l'hashtag #scuolanoseggio è nata dopo la decisione, presa da alcuni sindaci d'Italia, di traslocare altrove i seggi per non penalizzare la scuola. "Se si può fare in alcune città, perché non si può fare anche a Fossano?" è stato il pensiero delle famiglie che ipotizzano elezioni spostate in palestre, palazzetti, seminario o altre strutture altrettanto capienti ma che non costringerebbero i ragazzi a casa. "Una lamentela che va ben oltre al problema, comunque oggettivo, di doversi riorganizzare con il lavoro perché le scuole sono chiuse e i figli a casa", sottolineano. Ci sono stati alcuni istituti, anche in provincia di Cuneo, che per ovviare al problema hanno programmato lezioni all'aperto o in sedi alternative.

In molte classi c'è la "settimana corta" e il sabato non sono previste lezioni. Per alcuni quindi il giorno di scuola saltato sarà uno solo, per altri due. "Sappiamo bene che nell'immediato non cambierà nulla - raccontano ancora -, ma abbiamo pensato a questa semplice protesta per far emergere il problema. Speriamo che possa essere uno spunto per riflettere e sensibilizzare e anche trovare spazi nuovi per i prossimi anni".