“Mi ispiro al lavoro dei presidenti Quaglia e Costa che furono protagonisti di un’epoca in cui l’ente era davvero a fianco di tutti i Comuni”. Sono le parole del neo presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, sindaco di Mondovì, nell’incontro di presentazione di martedì 27 settembre, due giorni dopo il voto che lo ha visto prevalere sull’antagonista Roberto Dalmazzo, sindaco di Lagnasco.
Da subito, ha detto, lavorerà sui temi della viabilità e manutenzione della rete stradale, dell’edilizia scolastica, delle problematiche economiche e sociali, dei trasporti, delle grandi opere, dei fondi Pnrr. Ma anche per il rilancio del ruolo di ente di area vasta “che la Provincia deve tornare ad avere per essere strategica a livello territoriale”.
Nello specifico, il successore di Federico Borgna ha evidenziato la volontà di costruire una programmazione condivisa con i sindaci sui temi della viabilità e manutenzione perché il 90% di loro lo richiede con insistenza. “Ma poi vorrei un tavolo permanente con i dirigenti scolastici sul tema dell’edilizia scolastica, in particolare sul problema del carobollette, così come già si sta facendo per le case di riposo, alle prese anch’esse con il problema energia. E ancora, vorrei affrontare il problema dei trasporti e più in generale quello delle grandi opere. Credo che ci sia un ritardo nel comprendere che la provincia di Cuneo è traino del Piemonte. Dobbiamo completare l’autostrada Asti-Cuneo, il tunnel di Tenda, la circonvallazione di Demonte, ma anche potenziare l’aeroporto di Levaldigi e migliorare la linea ferroviaria Torino-Savona”.
In tal senso servirà lavorare con il futuro Governo creando un asse politico Torino-Roma per sostenere la crescita del Piemonte e del Cuneese. Robaldo non vede problemi a collaborare con il presidente Cirio che ha dato il suo sostegno all’avversario Dalmazzo, ma con il quale c’è grande stima reciproca (Robaldo, prima di candidarsi a sindaco di Mondovì, era capo della segreteria del governatore della Regione).
Il neo presidente ha quindi voluto ringraziare le tante persone che lo hanno sostenuto, a partire dal suo gruppo di lavoro civico e tutti i sindaci e consiglieri comunali che lo hanno votato. Ringraziamenti anche al personale dipendente della Provincia che lavora da alcuni anni sotto organico e senza risorse. E un cenno amichevole all’altro candidato Roberto Dalmazzo, che incontrerà oggi mercoledì 28 settembre per portare avanti rapporti di collaborazione.
“La nostra volontà - ha ribadito - è quella di lavorare insieme per unire e costruire ponti per meglio affrontare le sfide del futuro”. Per questo servirà un lavoro di ascolto e di raccolta delle istanze che arriveranno da tutto il territorio. Il presidente Robaldo sarà a disposizione per incontrare gli amministratori locali e per accogliere le diverse sensibilità provenienti dalle varie aree. Anche perché la provincia di Cuneo si gioca la grande partita dei bandi sul Pnrr per ottenere risorse sempre più necessarie allo sviluppo della Granda.
“In questi ultimi due anni qualcosa forse sta cambiando - ha concluso - perché nell’ultimo decreto legge sono stati finanziati 40 milioni di euro di aiuti da parte dello Stato alle Province e alle Città metropolitane. Sono briciole, ma possono rappresentare un punto di partenza. Ricordiamo che siamo una Provincia virtuosa che ha un bilancio sano e sicuro. Siamo anche una Provincia dove, grazie all’attenzione dei dipendenti, sono stati fatti contratti di fornitura convenienti e di durata nel tempo, ma è ovvio che quello energetico è il tema più urgente con cui bisognerà fare i conti, compresi i costi di illuminazione pubblica la cui limitazione non dovrà andare a discapito della sicurezza stradale”.
Il primo Consiglio provinciale a guida Robaldo sarà convocato entro il 16 di ottobre. Attualmente l’Assemblea è composta da cinque amministratori di orientamento di centro-destra, cinque di centro-sinistra e due di Azione.