Nel 2008, quando a fronte di un investimento di 980 mila euro, era stato rifatto il tetto della piscina comunale migliorandone la coibentazione e dotandolo di pannelli fotovoltaici, la Vivisport Uisp di Fossano sapeva che così avrebbe risparmiato sulle bollette elettriche. Non poteva certo immaginare che questo investimento avrebbe di molto tamponato l’importo della bolletta quattordici anni dopo, quando il costo dell’elettricità sarebbe schizzato alle stelle. “Il fotovoltaico ci ha protetto in tutti questi periodi – commenta Mario De Faveri, direttore della piscina -, anche quando non era ancora emersa la questione energetica, penso ad esempio al periodo del Covid quando le strutture come la nostra sono state chiuse, ma era comunque necessario mantenerle”. Attualmente, facendo una media tra i giorni di pioggia (in cui il fotovoltaico produce poco) e quelli di pieno sole l’impianto garantisce energia pari a circa 1200-1500 euro al mese, soldi che quindi si risparmiano sulla bolletta. Non solo: “Il broker che abbiamo per l’energia elettrica è riuscito a fermare il prezzo a settembre 2021 fino a settembre 2023 e quindi rispetto a molti altri abbiamo una tariffa bassa: attualmente paghiamo 0,11 euro il Kw, mentre il cittadino ‘normale’ ormai spende 0,65 euro Kw" – aggiunge De Faveri.
Se il fotovoltaico in questo momento sta “salvando” le bollette elettrica ben diverso è il tenore per la questione gas. La piscina di via Soracco è collegata al teleriscaldamento che utilizza non solo per scaldare gli ambienti, ma anche l’acqua sanitaria (docce, lavandini etc…) e soprattutto l’acqua delle piscine che deve stare in un range di temperatura stabilito. “Gli anni scorsi spendevamo circa 80 mila euro, quest’anno supereremo senza dubbio i 160 mila. Più del doppio – sottolinea il direttore -. La cosa difficile è che da un giorno all’altro il prezzo cambia, quindi non è neanche semplice fare una previsione. Ovviamente a tale bolletta bisogna aggiungere anche quella dell’acqua, quella utilizzata negli spogliatoi e quella per le vasche, dove ogni giorno cambiamo un tot di metri cubi”.
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