Dall’economia alla TV: Anna Bassi sogna il piccolo schermo

Alla prima esperienza è già in finale per le selezioni della casa di produzione di Paolo Bonolis

Anna Bassi

Ha 27 anni e una laurea in economia; ha conseguito un master a Barcellona, studiato e lavorato in ambito finanziario a Milano e sogna di fare la TV. Si tratta di Anna Bassi, di origini sant’albanesi, tornata in Piemonte per trascorrere un anno sabbatico per inseguire il suo desiderio: “Lo scorso anno mi sono fermata a pensare che la vita è breve e lasciare i sogni nel cassetto è sbagliato”.
Si può dire che Anna il mondo dello spettacolo ce l’abbia sotto pelle. Sua mamma è Patrizia Farchetto, storica voce di Radio Montecarlo che portava con sé spesso Anna al lavoro: “Sono cresciuta avendo il mondo dello spettacolo vicino e forse per questo non ci ho mai pensato seriamente. Entrare nel mondo del lavoro mi ha fatto capire che questo desiderio non me lo potevo più nascondere. Sono tornata in Piemonte per motivi familiari e ho deciso di prendermi un anno di tempo per inseguire questo sogno”.
Ecco che sui social compare l’annuncio della Sdl Tv, la casa di produzione di Paolo Bonolis e di sua moglie, Sonia Bruganelli; cercano un nuovo volto per un nuovo format targato Sdl: “Ho mandato la candidatura e sono stata ammessa in finale lo scorso 25 giugno. Sono andata a fare il provino: avevo due minuti per fare quello che volevo. Al termine della giornata Bonolis ha incredibilmente decretato che ero passata”. Una selezione certo non facile: le domande ricevute per quella selezione sono state migliaia; 100 le ragazze e i ragazzi con cui Anna si è trovata a competere il 25 giugno e solo 30 quelle che, prossimamente, potranno disputare la finale.
Un risultato inatteso: Anna non ha mai seguito corsi di teatro o dizione, non era mai salita su un palco fino al provino. Forse in lei, però, è proprio questa freschezza che ha conquistato. L’abbiamo vista a Fossano introdurre le ultime due serate dedicate a Dante Alighieri: sa catturare l’attenzione senza essere appariscente dote decisamente non scontata.
Anna ha le idee chiare su che tipo di TV le piacerebbe fare: “Mi piace vedere la Tv come il porto sicuro in cui arrivare la sera, dopo una giornata faticosa. Una Tv che sia compagnia, che faccia ridere e sorridere, ma che tratti anche con naturalezza i troppi temi che sono spesso tabù come la diversità di genere, l’orientamento sessuale, le diverse etnie e culture. Vorrei condurre un talk all’americana, magari, o un reality. Un format che possa arrivare a tutti, anche ai più giovani e che si allontanasse da quella Tv che vede nella famiglia del Mulino Bianco l’unico riferimento, che faccia capire che non c’è una realtà, ma ce ne sono tante. Vorrei inoltre una Tv con un maggior ruolo delle donne, che aiuti a capire che le donne possono fare tante cose, possono essere divertenti come gli uomini, che possono, ad esempio, parlare di sessualità senza per questo essere definite volgari”.
Un passo alla volta: ora Anna aspetta la finale e poi deciderà cosa fare. Si è data tempo fino a fine anno per decidere quanto spazio lasciare alla Tv nella sua vita: “Se non dovesse andare bene questo provino penso che andrei a Roma o Milano fino a fine anno per cercare di migliorarmi e lavorare”.
Intanto ha iniziato a prendere lezioni di dizione e studia i suoi miti come Bonolis e la DeFilippi continuando a sognare la “sua” tv. Da come lo racconta sembra quasi di vederlo il suo salotto televisivo: nessun ospite che alimenti fake news o cerchi di negare i diritti perché “c’è una fetta di popolazione troppo plasmabile purtroppo su certi temi”; un programma leggero come Xfactor in cui vorrebbe come giudici “Fedez, Mara Maionchi perché mi fa morire e mia mamma perché penso che sarebbe un’ottima giudice”, un talk, però che possa avere tantissimi ospiti da intervistare: “Mi piacerebbe intervistare, ad esempio, Claudio Cecchetto e farmi raccontare cosa cercava nelle persone che ha scoperto, visto che ci ha azzeccato così tanto. Vorrei una trasmissione di cui aspettare la puntata successiva: c’è una bulimia di contenuti e spero in un’inversione di rotta. Vorrei che ci fosse di nuovo voglia di prendersi del tempo e di cercare l’approfondimento. Mi piace, ad esempio, la radio; quando bisogna aspettare che venga trasmessa la propria canzone preferita e quando arriva è bellissimo. Oggi si sceglie sempre cosa si vuole vedere, magari una serie Tv in una sola notte, a credo che lasci pochissimo”.
Tra gli ospiti di Anna ci sarebbe sicuramente uno dei suoi modelli, quello che è tale sia professionalmente che personalmente: la mamma Patrizia Farchetto: “Assomiglio a mamma non tanto nell’aspetto fisico quanto perché credo che per osmosi si interiorizzino gli atteggiamenti. Credo di assomigliarle nella voglia di comunicare con il pubblico in modo naturale. Mamma non ha mai avuto la concezione della fama. Intervistava Sting o Prince e tornava a casa e mi raccontava la persona e non la star. Ha sempre cercato di scoprire qualcosa dei personaggi che intervistava che appartenesse alla persona e non al mito. Oggi forse la tv è proprio il contrario: si sogna di fare questo mestiere per avere fama e non per la passione della comunicazione. Per mia mamma è stato il contrario, la fama è venuta dopo, è stata la conseguenza. Ed è anche quello che desidero io”.