Niente Montecitorio per Perosino

Sfuma il seggio. L’ex senatore di Forza Italia rinuncia a ricorrere in Cassazione

marco perosino

Niente Montecitorio per l’ex senatore di Forza Italia Marco Perosino: il seggio che era sembrato probabile al termine del conteggio dei resti lo scorso martedì 27 settembre è, infatti sfumato nelle pieghe della normativa vigente.

Il sindaco di Priocca era candidato nel collegio plurinominale di Cuneo, Alessandria e Asti, in terza fila alle spalle di Lorenzo Pella e Matilde Siracusano: una posizione che i maggiorenti del partito in Granda ritenevano abbastanza sicura. L’elezione di Pella all’uninominale e il fatto che la Siracusano fosse candidata nel plurinominale anche a Catania, città di cui è espressione, avevano inizialmente alimentato la fiducia nell’elezione di Perosino.

Senonché la legge elettorale, solo per la Camera, prevede che un candidato eletto in due seggi (la Siracusano a Cuneo e Catania) debba scegliere quello in cui abbia ottenuto il minor numero di voti. Ecco che, dunque, Matilde Siracusano risulta eletta a Cuneo e Marco Perosino, espressione del territorio della Granda, escluso dalla poltrona a Montecitorio.

L’ultima possibilità per Perosino sarebbe stata ricorrere alla Corte di Cassazione: una strada che il senatore uscente ha scelto di non percorrere. La provincia di Cuneo perde così un parlamentare. Sono solo due, infatti, gli eletti in Granda a Montecitorio: Monica Ciaburro di FdI e Chiara Gribaudo del Pd (Enrico Costa è stato eletto in Lombardia), mentre in Senato c’è solo Giorgio Maria Bergesio in quota Lega.

La scena politica nazionale potrebbe però non essere ancora preclusa al sindaco di Priocca: le voci del toto-ministri sotto la Mole parlano infatti di pressioni della politica piemontese a favore di un incarico da sottosegretario che lo riporti a Roma.