“Omicidio nel West End” – “Tuesday club – Il talismano della felicità”

Omicidio Nel West End

OMICIDIO NEL WEST END
di Tom George; con Sam Rockwell, Saoirse Ronan, Adrien Brody, Ruth Wilson, Reece Shearsmith, Usa, 2022.

Autunno 1953, West End di Londra, quartiere di teatri, di alberghi, pub e locali di spettacolo. In occasione della centesima rappresentazione consecutiva di “Trappola per topi” all’“Ambassadors” si festeggia l’evento. Attori, produttori, registi, il meglio del jet set londinese, tutti in gran spolvero celebrano il successo a teatro della pièce di Agatha Christie mentre sulle ali dell’entusiasmo se ne progetta la trasposizione cinematografica. Ma in quelle sale, proprio durante la festa, viene assassinato Leo Kopernick (Adrien Brody), il regista hollywoodiano incaricato di dirigere il film e il cui cadavere viene posto su un divano, al centro del palcoscenico. Chi ha ucciso Leo, e perché? 
Commedia in giallo leggera e dai toni frizzanti, “Omicidio nel West End” attraverso l’uso di flash back e flash forward ed un insistito ma gradevole ricorso allo split screen gioca acutamente con la trasposizione dei piani temporali e visivi del racconto che, pur nella sua coralità, ruota intorno ai due personaggi principali, l’ispettore Stoppard (uno stropicciato Sam Rockwell) e l’agente Stalker (una simpaticissima Saoirse Ronan, il cui nome tradisce una propensione all’osservazione persecutoria degli indiziati) incaricati delle indagini. Parodia benevola e intrigante non solo del “giallo” ma anche del mondo del teatro e del cinema, il film di Tom George pur nella canonicità della storia regala momenti di sincero divertimento, mettendo a disposizione dello spettatore una macchina narrativa oliatissima e un impianto scenico decisamente impeccabile. 

Tuesday Club Il Talismano Della Felicità
TUESDAY CLUB - IL TALISMANO DELLA FELICITÀ
di Annika Appelin; con Marie Richardson, Peter Stormare, Sussie Ericsson, Carina M. Johansson, Ida Engvoll, Svezia, 2022.

Karin sta festeggiando i suoi quarant’anni di matrimonio quando scopre in modo assolutamente casuale che il marito Sten ha una relazione con un’altra donna. Il tradimento e la conseguente rottura del rapporto di fiducia precipitano la matura Karin in una situazione inedita. Lei, che aveva sempre dedicato tutta se stessa alla famiglia, decide di cambiare registro e concentrare l’attenzione su di sé. Così, su suggerimento di una vecchia compagna di classe, si iscrive ad un corso di cucina orientale condotto da un famoso chef, ma il corso offrirà a Karin non soltanto la possibilità di esprimere se stessa come cuoca, ma le consentirà di ritrovarsi anche come donna e amante. 
Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Anna Fredriksson, “Tuesday club - Il talismano della felicità” è una commedia romantica che percorre strade già lungamente battute (“Chocolat”,  “Amore, cucina e curry”, “Mangia, prega, ama”) e non brilla dunque per originalità, pur tuttavia il film conserva in qualche modo un suo punto di vista concentrandosi sui temi del cambiamento e della fiducia in se stessi, della possibilità di una nuova vita anche in età matura e sul piacere di vivere. La cultura nordica deve spesso fare i conti con un retaggio culturale imbevuto di calvinismo e luteranesimo, con il senso del dovere che la fa da padrone; la novità della Appelin è quella di far scoprire alla sua protagonista (un’ottima Marie Richardson) che oltre al sacrificio e alla dedizione esistono il piacere dell’amicizia e delle piccole cose e che, soprattutto, non è mai troppo tardi per ricominciare.