Tempi lunghi per l’apertura del bocciodromo di Genola

L’intervento di riqualificazione dovrebbe essere ultimato per metà ottobre

lavori alla bocciofila

Ancora ritardi sulla tabella di marcia per la fine dei lavori di riqualificazione energetica al bocciodromo di Genola. Si tratta del secondo lotto dopo il rifacimento dei servizi igienici, l’eliminazione dell’eternit e l’adeguamento dell’impianto elettrico.
Il cantiere aperto ad aprile con sette mesi di ritardo a causa della mancanza dell’isolante termico fatica a chiudere. “I lavori importanti sono praticamente ultimati - spiega il sindaco Flavio Gastaldi -. Il cappotto e gli infissi sono completati, manca ancora la caldaia. Abbiamo dato un ultimatum alla ditta incaricata chiedendo che per metà ottobre termini l’opera”.
In questi mesi per la società di bocce i giochi sono proseguiti all’aperto dirottando sui campi di Maddalene i campionati, ma il ritardo dei lavori potrebbe compromettere la società che era riuscita a rinascere con la presidenza di Alberto Tosco e del suo successore Franco Bergesio. Anche il bar, diventato un punto di aggregazione per anziani e giovanissimi, ha dovuto chiudere lasciando orfana Genola di un centro di aggregazione importante.
Il progetto di circa 210mila euro al Comune costa 20mila euro. Il resto è finanziato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo (30mila euro), dal Gse derivanti dal contributo del gestore del fotovoltaico (60mila euro) e da fondi statali con il Decreto crescita (100mila euro).