Non ci siamo ancora liberati dal Covid. Ce lo confermano i numeri delle ultime settimane, con la crescita dei contagi che, sia pure in misura minore rispetto al passato, si riverbera anche sulle ospedalizzazioni. Accade in autunno, e non è una novità, in corrispondenza con l’arrivo della brutta stagione, la condivisione degli spazi chiusi, l’inizio delle scuole. È una nuova ondata, ormai si può dire, che affrontiamo senza obbligo di indossare le mascherine, ma con la protezione garantita dai vaccini: tre dosi, meglio se aggiornate con la quarta, non obbligatoria, per la quale è in corso la convocazione degli over 60 da parte della Regione (tutti gli altri - se vogliono e se over 12 - devono prenotarsi sul portale www.ilpiemontetivaccina.it).
Nella fotografia in Piemonte aggiornata a martedì 11 ottobre risultano quasi 10 mila nuovi contagi in sette giorni. La media mobile settimanale dei nuovi positivi è di 748, più alta della media nazionale, di 486 (in Granda è di 696 casi).
I numeri negli ospedali
I ricoveri negli ospedali piemontesi sono 690 (207 in più in sette giorni) ed occupano il 10,2% dei posti letto Covid disponibili (la media italiana è del 9,8%). Quelli in terapia intensiva sono 18 (10 in più rispetto a martedì 4 ottobre), pari al 2,9% dei posti disponibili (la media italiana è del 2,3%). Nell’Asl Cn1 si contano 17 ricoveri a Mondovì e 24 a Saluzzo con 0 terapie intensive. All’Azienda ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo ci sono invece 35 pazienti “ordinari”, 2 in intensiva e 5 in semintensiva. Sempre in Piemonte, l’ultima settimana è stata contrassegnata da 7 decessi.
Servizio completo su La Fedeltà del 12 ottobre