Cinque lustri di talento e di mistero.
Nel 2022 compie 25 anni il premio letterario “Esperienze in giallo” - organizzato a Fossano dall’associazione omonima - che nel corso del tempo ha dato voce a tanti appassionati di questo genere letterario, in molti casi divenuti scrittori di successo, e che ha coinvolto numerosi altri ambiti, dalla scuola allo sport. E che - si può oggi affermare con convinzione, volgendo lo sguardo indietro - ha contribuito a far conoscere la città degli Acaja in Italia.
Proprio come in un romanzo giallo, in cui bisogna scoprire che cos’è successo “all’inizio”, ripercorriamo a ritroso la storia di “Esperienze in giallo”, fino a quella cena fra un gruppo di amici in cui nacque l’idea di organizzare un premio letterario. La volontà era quella di “snidare lo scrittore e, perché no, il lettore della porta accanto”, con particolare attenzione ai giovani. Tutto, in quel 1998, comincia “quasi per gioco, senza altro fine che regalare emozioni, avvicinare alla lettura e alla scrittura, far conoscere la città”.
Ma l’evoluzione del premio è sorprendente: istituzioni e persone credono in questa iniziativa, che comincia a crescere. Il numero di aspiranti scrittori che inviano il loro romanzo aumenta, e la giuria si arricchisce di nomi prestigiosi. In parallelo, nascono e si rafforzano collaborazioni con altre associazioni e con scrittori e personaggi del mondo della cultura, della musica, dello sport e - ovviamente - delle Forze dell’ordine, che di “gialli” si occupano... per lavoro. L’attenzione a Fossano, che ha conservato un legame stretto con il premio, fa sì, intanto, che vengano organizzate rappresentazioni teatrali - sempre, ovviamente, incentrate sul mistero e il brivido - in cortili, saloni e cascine della città.
I testi dei finalisti vengono di anno in anno stampati, senza alcun costo per gli autori: alcuni di essi sono diventati dei “Gialli a bordo”, ovvero libri messi a disposizione dei viaggiatori in partenza dall’aeroporto “Langhe e Alpi del mare” di Levaldigi. Numerosissimi gli eventi che si sono legati ad “Esperienze in giallo”: oltre alle collaborazioni con “Scrittorincittà” e “Piemonte noir”, si devono citare almeno gli appuntamenti che hanno fatto rivivere l’enigma di Bona di Savoia, legato al castello cittadino, e portato, nello stesso edificio, il mito di Sherlock Holmes. Non meno numerosi i nomi illustri coinvolti in tanti convegni: fra gli altri, si possono ricordare Red Canzian, Gianrico Carofiglio, Alfio Caruso, Luciano Garofano, Alessandro Perissinotto e Marcello Sorgi, ai quali si aggiunge quello di Franco Piccinelli, primo presidente della Giuria del premio. “Esperienze in giallo” si è legato anche ad iniziative culinarie, che hanno avuto, come protagonisti, Bruno Gambarotta e suor Germana: insomma, il mistero non toglie appetito e, anzi, diventa un’occasione di far scoprire i sapori locali. Non meno importante, per il premio, è stato lo sport: molti i punti di collegamento fra questi due mondi - lo sport appunto e la letteratura “gialla” - tant’è che sono giunti a Fossano anche i giornalisti sportivi Emanuele Dotto, Gianni Mura, Darwin Pastorin e Beppe Conti e i campioni Elisa Rigaudo, Davide Rebellin, Gelindo Bordin e Marco Galiazzo. Altro capitolo importantissimo è la scuola: oggi “Esperienze in giallo” assegna il ruolo di scrittori (in erba) a bambine e bambini delle scuole primarie di Fossano e di tanti Comuni vicini. E, ancora, bisogna ricordare i rapporti con esponenti delle Forze dell’ordine, per i quali il “giallo” è lavoro, ma anche - in alcuni casi - una passione a cui si dedicano, in veste di scrittori, quando posano la divisa: ne sono un esempio Maurizio Matrone, agente della Polizia di Stato e appunto giallista, e Roberto Riccardi, colonnello dell’Arma che da tempo è di casa a Fossano e che oggi dirige il Comando Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale.
“Esperienze” ha inoltre il merito di aver fatto incontrare espressioni artistiche diverse, in particolare unendo il libro al teatro. E, in questa felice commistione, è stato ribadito il ruolo centrale di Fossano, divenuto set per varie rappresentazioni. “Molte attività della nostra associazione - spiegano da Esperienze - hanno sfruttato e sfruttano il binomio libro-teatro, utilizzando gruppi teatrali la cui attività è uno dei punti di forza nel panorama culturale del Fossanese”. In particolare, la compagnia “La corte dei folli” “si propone come interlocutore privilegiato di Esperienze nell’organizzazione di manifestazioni teatrali che possono andare anche oltre il pretesto del giallo e spaziare a tutto campo”.
Come se tutto ciò non fosse sufficiente perché si comprenda quanto il premio è cresciuto, è utile citare - in aggiunta - un aneddoto. Un tempo, c’era la regola che i romanzi fossero ambientati a Fossano: così i tanti scrittori che inviavano i loro testi da luoghi lontani - non solo la Sicilia o la Sardegna, ma perfino la Colombia - ne consultavano la mappa e collocavano bar o alberghi necessari per la trama in piazze che in realtà ne erano prive... Ormai il premio era troppo famoso, e gli organizzatori capirono che quella regola era obsoleta!
Liberi o meno da questo vincolo, tanti scrittori hanno inviato i loro manoscritti ad “Esperienze in giallo”. E proprio il premio conquistato - il “Segnalibro d’oro”, insieme con la pacca sulle spalle data a finalisti e vincitori - è stato, per alcuni di essi, il “la” che li ha spinti a proseguire la loro carriera di giallisti, che in molti casi li ha resi famosi. È il caso di Cristiana Astori, peraltro fossanese, che nel 2001 vinse il primo premio di “Esperienze in giallo” con “La voliera” e che oggi è una scrittrice affermata, i cui libri sono stati pubblicati anche da Mondadori.
Nell’attesa di scoprire il vincitore della 25ª edizione, sabato 12 novembre alle 18 nella chiesa del Gonfalone, questa immersione nella storia di “Esperienze in giallo” svela l’unico mistero che, davvero, non può rimanere tale: ovvero che anche nel 2022 il premio sarà un successo.