Sono 2 i sanitari no vax dell’Asl Cn1 (più 3 medici convenzionati e 47 fra tecnici e amministrativi) tornati al lavoro dopo il via libera del Governo di inizio novembre. Altri 9 prestano servizio al Santa Croce (più 7 amministrativi) e 9 anche nell’Asl Cn2 di Alba-Bra. Il loro rientro è subordinato a una visita preventiva obbligatoria da parte del medico competente. “In base a quel che dirà - spiega il direttore generale dell’Asl Cn1 Giuseppe Guerra - forniremo ai medici i dispositivi di protezione individuale necessari per assistere i pazienti”. Non c’è discrezionalità - precisa Guerra -: il reintegro è fissato per legge, mentre la visita obbligatoria, misura anticipata dall’Asl, è stata poi introdotta dalla Regione. Il provvedimento del Governo, che vale anche per le Case di riposo, non ha mancato peraltro di far discutere, anche a livello locale. E ha prodotto, nell’Asl Cn1, le dimissioni del medico Vincenzo Carrozza, caso che ha avuto una eco nazionale.
Artico completo su "la Fedeltà" di mercoledì 9 novembre

























