L’eredità del maestro Giovanni Mosca rivive nella sala grande della FFm

Il salone d’onore di Palazzo Burgos è stato intitolato alla memoria del primo direttore del Baravalle

Intitolazione Sala Giovanni Mosca

L’intitolazione della sala grande di palazzo Burgos al compianto Giovanni Mosca, promotore, nel 1974 dell’allora Istituto civico musicale Vittorio Baravalle, è un passaggio del testimone tra uno dei “grandi” della musica fossanese e i tantissimi giovani studenti che si avvicendano nei locali della Fondazione Fossano musica.

Giovanni Mosca nasce a Fossano nel 1924. Diplomato in violino al conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, dopo la guerra ha iniziato a insegnare musica nelle scuole,continuando parallelamente a studiare altri strumenti, composizione e direzione. Pur essendo diventato cuneese di adozione dopo il trasferimento con la moglie Zaira, non fece mai sopire il legame con Fossano. A inizio Anni ’50 fondò il Gruppo Corale fossanese che diresse per diversi anni. L’attività di sostegno e divulgazione della musica continuò a crescere culminando, nel 1953 con la fondazione dell’Orchestra Bruni di cui fu direttore per molti anni. Nel 1974, come detto, fu tra i promotori della fondazione dell’Istituto civico musicaleVittorio Baravalle che ancora oggi, nella sua veste di Fondazione Fossano musica, è un’eccellenza a livello regionale.

Sono tantissimi gli episodi della vita di Giovanni Mosca che costituiscono un lascito fondamentale per la cultura del territorio: molte le scuole fondate e i percorsi di scuole medie a indirizzo musicale avviate, per non parlare del concerto di Ferragosto, appuntamento ancora oggi imperdibile per gli amanti della musica.

Un testimone, quello di Mosca, raccolto dall’attuale Fondazione Fossano musica: “Mi allineo alla visione di Giovanni Mosca augurandomi che la cultura ci accompagni nella vita di tutti i giorni” ha detto nel corso della cerimonia di domenica 13 novembre il presidente della FFm Gianfranco Riorda. Quella di Giovanni Mosca è un’eredità importante per Fossano e i fossanesi, come sottolineato dal sindaco della città degli Acaja Dario Tallone: "Un’eredità raccolta dal direttore Gianpiero Brignone, sicuramente impegnativa, che si sta portando avanti bene. D’ora in avanti tutti, passando davanti a questa sala, sapranno chi era Giovanni Mosca”.

“Sono felice per la riconoscenza che la città di Fossano ha sempre dimostrato a mio papà - ha detto Paola, la primogenita del primo direttore dell’Istituto -. Ricordo ancora quando è stato fondato il Baravalle. Qui era tutto diverso ed è bello vederlo riportato all’antico splendore. Mio papà ha fondato molte scuole perché credeva nel valore della didattica e anche nella funzione sociale di saggi e concerti nell’elevare il livello culturale di tutta la città. La FFm ha avuto il merito di trasformare questa realtà in un’eccellenza del panorama musicale piemontese aprendosi anche al jazz e al pop, di pari passo a una società che cambia. Siamo felici che questa sala così ben restaurata, e in una scuola eccellente, porti il nome di mio papà”.

Tra gli artefici dell’intitolazione c’è sicuramente Anna Mantini che già durante la precedente amministrazione aveva presentato un’interpellanza per chiedere che fosse attribuito un riconoscimento formale alla memoria del maestro Mosca: “Credo molto alle intitolazioni - ha detto -. Sono atti di riconoscenza,ma anche un lascito per le generazioni successive”.

“Ho avuto l’onore di suonare con il maestro Mosca nell’Orchestra Bruni - ha concluso il direttore Brignone prima di scoprire la targa -. L’Orchestra è stata e continua ad essere fondamentale per tantissimi giovani che hanno l’opportunità di confrontarsi con la professione del musicista. Grazie maestro!”.