Si occuperà di viabilità per la zona di Fossano, di patrimonio, pubblica tutela e cultura. Sono le deleghe della consigliera provinciale Simona Giaccardi, assegnate dal presidente Luca Robaldo. La ripartizione delle deleghe era uno dei passaggi attesi della composizione del Consiglio provinciale dopo l'elezione a presidente del sindaco di Mondovì, avvenuta lo scorso 25 settembre. Robaldo l'ha risolta assegnando i seguenti incarichi (oltre a quelli alla fossanese Giaccardi): a Massimo Antoniotti la viabilità del reparto di Alba, la pesca e i tartufi, a Mauro Astesano la programmazione e il bilancio, il personale e la viabilità del reparto di Cuneo (circoli 4, 5), a Pietro Danna la viabilità del reparto di Mondovì, l'urbanistica, lo sport e le politiche giovanili, a Silvano Dovetta la viabilità del reparto di Saluzzo, la montagna, la forestazione, la caccia e la programmazione Alcotra, ad Annamaria Molinari (subentrata a Rosanna Martini) la viabilità del reparto di Alba (con esclusivo riferimento ai circoli 2, 3), la programmazione europea, i rapporti con Enti e Istituzioni aventi causa nella vicenda Acna/Valle Bormida e il sito di interesse nazionale dell'ex Acna di Cengio, a Vincenzo Pellegrino la viabilità del reparto di Cuneo, le Autorizzazioni integrate ambientali (Aia) e il controllo delle emissioni di energia, a Stefano Rosso il turismo, le cave e le Valutazioni di impatto ambientale (Via), a Davide Sannazzaro l'edilizia scolastica, il sistema irriguo, i trasporti e la coesione sociale, a Bruna Sibille la viabilità del reparto di Bra, le pari opportunità, le grandi opere, a Graziella Viale le acque minerali e termali, il servizio antisofisticazioni vinicole (Sav) e i parchi. Il presidente Robaldo ha mantenuto per sé le competenze su organismi partecipati, strategie di area vasta, assistenza tecnica ai Comuni e supporto ai piccoli Comuni, il servizio idrico integrato, i rifiuti, il volontariato, la protezione civile.
Per fare in modo di non disperdere alcuna risorsa finanziaria e lavorare con il massimo impegno ai programmi di sviluppo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e degli altri Piani già in attuazione, Robaldo ha poi istituito un gruppo di lavoro dedicato al Pnrr, al Psr (Piano sviluppo rurale) ed alle Aree interne, coordinato da lui stesso.