“No al cibo sintetico”

Oltre 5.000 le firme raccolte in Provincia a favore della petizione di Coldiretti. Il senatore Giorgio Bergesio e il sindaco di Fossano Dario Tallone hanno firmato negli uffici Coldiretti

Cibo sintetico petizione Coldiretti

Sono già oltre 5.000 le firme raccolte in Provincia di Cuneo per la petizione “No al cibo sintetico” promossa da Coldiretti, Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition. A sottoscriverla anche il senatore cuneese Giorgio Maria Bergesio (Lega) e il sindaco di Fossano, Dario Tallone, che venerdì hanno incontrato il direttore provinciale di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu e il segretario di Zona Corrado Bertello presso l’Ufficio Coldiretti.

“Si tratta di una mobilitazione sacrosanta, con un obiettivo fondamentale anche per la tutela del Made in Italy - afferma il senatore Bergesio, vicepresidente della Commissione Attività produttive di Palazzo Madama -. Così tante adesioni contro lo sbarco del cibo sintetico in Italia dimostrano quanto i cuneesi abbiano a cuore il futuro della nostra agricoltura e del cibo naturale, della salute e della tutela della biodiversità”.

La petizione chiede di vietare in Italia la produzione e la vendita del cibo sintetico, dalla carne, al latte, al pesce prodotti in laboratorio. Con le prime autorizzazioni attese ad inizio 2023, infatti, il cibo in provetta potrebbe presto raggiungere il mercato europeo, al seguito di investimenti consistenti delle multinazionali e di molti protagonisti del settore hitech e della finanza mondiale che nel 2020 hanno toccato i 366 milioni di dollari, con una crescita del 6000% in 5 anni.

“L’alibi è la tutela ambientale – obietta Bergesio -. Dietro a questo si nascondono speculazioni che rischiano di cancellare i nostri prodotti e territori. Occorre unire le forze per tutelare la nostra agricoltura, sana e di alta qualità. Invito tutti a sottoscrivere la petizione”.