Nuovo canile per i randagi di Fossano

La città degli Acaja e l'Unione del Fossanese hanno stipulato una convenzione con il Rifugio 281 di San Michele Mondovì

Affidato al canile di San Michele Mondovì il servizio di custodia e cattura dei randagi
Il cane Roi nella struttura (Foto di Davide Comandù)

Il Comune di Fossano e l’Unione dei Comuni del Fossanese hanno affidato al Canile rifugio 281, struttura di San Michele Mondovì, il servizio di cattura e custodia dei cani abbandonati o randagi presenti nei rispettivi territori. La stessa scelta hanno compiuto Villanova Mondovì e Roccaforte Mondovì. L’accordo è in vigore dallo scorso 1° dicembre; fino a quel momento Fossano e l’Unione del Fossanese erano convenzionate con il canile di Busca.

“Siamo grate - commenta Estelo Anghilante, presidente dell’associazione Gea che gestisce il 281 - a queste Amministrazioni, che hanno dimostrato di avere una grande sensibilità riguardo il benessere animale e che hanno deciso di appoggiare un progetto che ha, in questi anni, rivoluzionato l’idea di canile”.

La struttura di San Michele Mondovì vuol essere infatti “non un luogo di mera detenzione dei cani in cerca di casa, ma uno spazio aperto alla cittadinanza in cui vengono organizzati corsi per possessori di cani, serate culturali in materia cinofila e laboratori per i più piccoli”, a cui si aggiungono “tantissime iniziative promosse per spingere la comunità a frequentare il canile, dai «Tè della domenica» alle «passeggiate a 6 zampe»”. “Per noi il canile deve essere un luogo di passaggio dei cani che arrivano, vengono educati grazie ai tanti volontari formati e agli educatori cinofili presenti e trovano casa”, aggiunge Angela Massimino, vicepresidente di Gea. “Il canile - spiega Andressa Amorim, responsabile delle comunicazioni e dei social della struttura - non può più essere uno spazio triste in cui le persone non vogliono entrare, ma dev’essere un centro bello e piacevole da frequentare e a cui appoggiarsi per ricevere informazioni e aiuto in materia di cani”.

Il Canile 281 ha un sito web ed è presente sui social media (Facebook, Instagram e YouTube); la struttura può inoltre essere contattata, anche tramite WhatsApp, al 347.8810065.