Martedì 6 dicembre alle 21 nella chiesa dei Battuti Bianchi a Fossano la Fondazione Fossano musica presenta “Omaggio ad Astor Piazzolla”, in collaborazione con i Cafè Express. Il concerto vede come protagonisti: alla voce, Celeste Gugliandolo; bajan, Alberto Fantino; clarinetto, Angelo Vinai; chitarra, Cristiano Alasia; contrabasso, Francesco Bertone. Accesso garantito anche senza prenotazione fino ad esaurimento posti.
Piazzolla è l’uomo, il compositore, l’artista straordinario che ha avuto il merito di elevare il tango ad un genere musicale oltre la danza. Ma non si può parlare di Piazzolla senza raccontare cos’era il tango prima e cosa è stato dopo di lui. Per questo, durante il concerto dei Cafè Express e Celeste Gugliandolo, si assiste ad un vero e proprio excursus storiografico, dai più grandi successi della tradizione campera ai più recenti tanghi canciòn della Guardia Vieja, dove la parte melodica comincia a farla da padrona, passando per le intramontabili Milonghe e la corrente “evoluzionista” della Guardia Nueva.
Dalla prima fase di gestazione dilettantistica suonata “de oido” (ad orecchio), nei locali, itinerando tra Rio de la Plata e Montevideo, al destino tracciato dalle note del Bandoneon, strumento così vicino alla voce umana, che cambia profondamente l’assetto e il suono del tango, che da quel momento diventa un genere corposo e ricco di sfumature, decisamente più incline alla melanconia. Seguiamo “El Gato” (soprannome di Astor, ndr) da Buenos Aires a New York, nel viaggio che lo condurrà a rinnovare il tango popolare, mantenendo la sua essenza, e introducendo nuove armonie, melodie e ritmi, da “Adios Nonino” alle “Baladas”, fino all’exploit planetario di “Libertango” e il soggiorno italiano e gli incontri con Mina e Milva.
Iconoclasta, outsider, spietato con chi stimava, dall’ego straripante, gran lavoratore ma soprattutto gran lottatore. Molti hanno dovuto fare i conti col suo carattere: non era amato lui, era amata la sua musica, ma solo da un certo momento in poi. Tra aneddoti sulla sua vita e riferimenti storici sul tango di tutti i tempi, il concerto approda alla fine, conducendo per mano lo spettatore in un viaggio umano ed etnico tra musica, danza e poesia.
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