Fossano e i suoi gatti (randagi)

La collaborazione tra Comune, Lida e volontari permette di gestire la presenza dei mici senza casa

Comune e volontari lavorano insieme per la gestione dei gatti randagi a Fossano

Ci sono i gatti dei post sui social network creati per conquistare “like” e cuoricini, e ci sono i gatti di strada che vivono in colonie o cercano un proprietario. Ad occuparsi di questi ultimi, a Fossano, ci sono dei volontari, fra cui quelli della sezione Carrù-Mondovì-Ceva della Lega italiana dei Diritti dell’animale (Lida). Quest’ultima ha firmato, con il Comune che per legge deve occuparsi di questi animali, una convenzione dedicata appunto ai mici randagi: il documento, in vigore dal settembre del 2020, ha portato ad una collaborazione che dà ottimi risultati, soddisfacendo entrambe le parti.

Da subito - spiega Laura Barbero, referente per la sezione Carrù-Mondovì-Ceva della Lida - ci siamo impegnati in una sterilizzazione a tappeto, e i risultati si sono visti: meno gattini che vagano, meno gattini incidentati”. Sempre quest’associazione animalista si occupa di alcune delle colonie feline presenti nella città, mentre altre sono affidate ad altre associazioni e altri volontari. In aggiunta ci sono gli interventi per i gatti abbandonati o feriti.

“Su chiamata della Polizia locale o dei Carabinieri - prosegue Laura Barbero - interveniamo per soccorrere gatti coinvolti in incidenti; se è necessario, ci occupiamo anche della degenza, accogliendoli nella struttura «La rondine» di frazione Loreto. Ci è capitato di intervenire anche per delle gatte la cui padrona era deceduta in ospedale: i vicini di casa hanno avvisato i Carabinieri che hanno avvisato noi, e oggi cerchiamo un nuovo proprietario per queste tre gatte peraltro un poco anzianotte”.

La presenza dei gatti randagi sul territorio non sempre raccoglie il favore della popolazione: anche per questo è necessaria una corretta gestione delle colonie feline. L’impegno dei volontari è lodevole, e i risultati si vedono. Ma non è soltanto una questione di decoro: “Insegniamo - continua Barbero - a rimuovere gli avanzi di cibo lasciati dai gatti: restano soltanto la ciotola dell’acqua e quella dei croccantini. Questo ci permette anche un controllo numerico, sui gatti che eventualmente si aggiungono”.

La sede della Rondine

“C’è un dialogo costante con l’Ufficio ambiente del Comune, in cui ho trovato una sensibilità che non avevo mai riscontrato - conclude Barbero -. C’è un ottimo rapporto anche con il Servizio veterinario dell’Asl”.

E le parole di Flavio Bauducco, responsabile dell’Ufficio ambiente di Fossano, confermano quanto la stima sia reciproca: “Non è solo un obbligo di legge - spiega Bauducco -. È importante anche una gestione etica del rapporto uomo-animale, ed è importante evitare i problemi di convivenza tra la popolazione e i gatti randagi che potrebbero portare a situazioni di conflitto: bisogna capire, anzi, che si tratta di una situazione da gestire, e non di un problema”. Proprio per questo è stata firmata la convenzione con la Lida: “È prezioso per noi poter contare su chi, dedicando tempo e risorse, al bisogno si rapporta con il veterinario e tiene il gatto malato «in degenza»: speriamo di poter continuare così”. Fra i risultati che la convenzione ha permesso di raggiungere, c’è l’aver censito, sterilizzandoli e dotandoli di microchip, un’ottantina di gatti randagi: è anche un modo di prevenire epidemie tra i felini.

Occuparsi di gatti randagi significa anche scoprire storie di generosità verso gli amici a quattro zampe: storie, ad esempio, di privati che mettono a disposizione degli spazi per l’allestimento delle “casette” in cui possono riposare, protetti dalle intemperie e dal freddo, i mici. Per contro, conclude il responsabile dell’Ufficio ambiente, bisogna prestare attenzione all’«eccesso di buon cuore»: “Se si dà cibo a un gatto, ne arrivano altri, che poi si riproducono: si formano così quelle che definiamo «colonie autoprodotte» e che sono di difficile gestione. Quando vediamo un gatto che sembra sperduto, dobbiamo tenere d’occhio la situazione per capire se lo è davvero: non dimentichiamo che i gatti sono liberi di vagare”.

"La rondine" può ospitare dei gatti