Paglialonga si dimette: “Non sarò più in trincea”

Lascia il Consiglio comunale di Fossano in cui era entrato a luglio del 1990. “Ma continuerò a interessarmi della città all’interno del Pd”

Vincenzo Paglialonga Beppe Manfredi
Vincenzo Paglialonga con Beppe Manfredi in una foto risalente al mandato amministrativo 1999-2004

Fine di un’epoca. Vincenzo Paglialonga ha protocollato martedì scorso le sue dimissioni dal Consiglio comunale, dopo averle preannunciate “per rispetto istituzionale”, al sindaco e alla presidente del Consiglio. Diventeranno operative all’inizio della seduta consiliare di lunedì 19 dicembre con la sua surroga con Paolo Lingua, primo dei non eletti nella lista del Pd, già capogruppo “dem” nei cinque anni del mandato Sordella. Un passaggio di consegne ordinario, motivato dalla volontà di “favorire l’alternanza” all’interno del gruppo, se non fosse che Paglialonga sta in Consiglio, continuativamente, da luglio del 1990: una presenza cominciata a 37 anni sui banchi della minoranza, tra le file le del Partito repubblicano, e terminata di nuovo in minoranza, con il Pd, dopo una lunga stagione al governo della città.

Intervista su "la Fedeltà" di mercoledì 14 dicembre