“The fabelmans” – “Il mio amico Massimo”

The Fabelmans

THE FABELMANS
di Steven Spielberg; con Gabriel LaBelle, Michelle Williams, Paul Dano, Seth Rogen, Oakes Fegley, Usa, 2022, durata 151 minuti.

Presentato alla Festa del Cinema di Roma e in programmazione a partire da giovedì 22 dicembre, (ma in anteprima da qualche giorno in alcune sale piemontesi), “The fabelmans” è il coming-of-age di Steven Spielberg, un emozionante atto d’amore nei confronti del cinema.
Siamo nel 1952, il piccolo Sammy Fabelman ha sei anni, per la prima volta va al cinema insieme ai genitori Mitzi e Burt Fabelman e viene letteralmente folgorato dalla visione di “Il più grande spettacolo del mondo” di Cecil B. DeMille. La scena dell’incidente ferroviario colpisce così tanto il piccolo Sam da fargli chiedere in regalo ai genitori un set di modellini di treni per ricostruire la sequenza del film. La madre comprende immediatamente l’entusiasmo del figlio e lo asseconda consentendogli di utilizzare la macchina da presa 8mm del papà. Da quel momento in avanti il cinema sarà la strada tracciata che Sam deciderà caparbiamente di percorrere, anche a dispetto di una situazione familiare che con la separazione dei genitori, si farà sempre più delicata.
Atto d’amore nei confronti del cinema e della madre cui il film è dedicato, “The fabelmans” è il racconto in parallelo di una passione artistica travolgente e di una vita che ruota attorno a tre momenti fondamentali di Sammy/Steven, la rottura del matrimonio tra i genitori (e la conseguente perdita di un caloroso e accogliente nido famigliare), il bullismo e il crudele antisemitismo di cui è fatto oggetto a scuola, e il potere salvifico dell’arte. Con “The fabelmans” Spielberg per una volta lascia la Storia fuori dal racconto, niente Lincoln e schiavismo, niente Seconda guerra mondiale o Guerra fredda, niente Vietnam. Ci sono soltanto Sam/Steven, la sua famiglia, i suoi amici, e la magia del cinema. E non è poco, fidatevi.

Il Mio Amico Massimo
IL MIO AMICO MASSIMO
di Alessandro Bencivenga; con Lello Arena, Cloris Brosca, Massimo Troisi, Gerardo Ferrara, Carlo Verdone, Italia, 2022.
Distribuito in una manciata di sale in Italia tra le quali, benemerita, il Greenwich di Torino, “Il mio amico Massimo” è un toccante e riuscito ritratto di uno dei più grandi comici italiani degli ultimi trent’anni. Si parte dalle radici, da quel San Giorgio a Cremano, provincia di Napoli da dove Troisi e i suoi amici hanno mosso i primi passi per approdare poi a Roma, alla tv, al cinema, alla scena internazionale. Alessandro Bencivenga ha sapientemente cucito foto d’epoca e sketch televisivi con le interviste di colleghi e amici che con Massimo hanno lavorato e vissuto, realizzando un racconto delizioso e delicatissimo in cui tutti i protagonisti della vita di Massimo Troisi, da Lello Arena a Massimo Bonetti, da Clarissa Burt a Roberto Benigni, da Carlo Verdone a Maria Grazia Cucinotta a Ficarra e Picone, Renzo Arbore, Nino Frassica, Pippo Baudo contribuiscono a tratteggiare la figura dell’uomo e dell’attore Massimo Troisi.
Un affresco che, acutamente, si tiene lontano dall’agiografia e dal quadretto edificante, per costruire un racconto che commuove e diverte al contempo, un piccolo grande monumento al cinema e alla comicità. Da non perdere.