Il 21 dicembre, in tutto il mondo, è il “Rebirth day”, la giornata promossa dalla Fondazione Pistoletto e portata avanti dalle sue ambasciate nel mondo per celebrare il pianeta e assumersi la responsabilità di salvaguardarlo. La scelta del 21 dicembre affonda le sue radici nel 2012, quando alcuni collegavano questa data alla fine del mondo profetizzata dai Maja. Una fine non giunta, per fortuna, ma da allora i giorni intorno al solstizio d’inverno sono dedicati a riflettere sulla gravità della situazione in cui si trova il nostro pianeta a questo punto della sua storia.
Dal 2012 le ambasciate della Fondazione Pistoletto nel mondo celebrano il Rebirth day con eventi nelle principali piazze. Dopo essere stato celebrato a Cuneo per molti anni, quest’anno il Rebirth day si è invece tenuto a Fossano, in piazza Castello, dove il 23 gennaio oltre 800 studenti delle scuole primarie, dell’infanzia e medie, hanno riflettuto, guidati dagli studenti del Liceo Ancina, di un addetto di Dentis Recycling e da un responsabile di Ripet, sul ruolo che ciascuno di noi ha nella creazione di un futuro sostenibile.
Il simbolo del Rebirth Day è quello del Terzo Paradiso, metafora dell’universo e dei suoi equilibri scelto da Michelangelo Pistoletto come sua cifra stilistica: alla fine del secondo paradiso, quello artificiale che viviamo oggi, seguente al paradiso naturale, dobbiamo creare il terzo stadio del percorso umano, generando un rapporto equilibrato tra natura e artificio.
In piazza Castello è stato realizzato un gigantesco Terzo Paradiso con tanti drappi colorati: vere opere d’arte realizzate dagli studenti con l’utilizzo di materiali riciclati, una riflessione sul riuso e sulla sostenibilità.
“Sono molto felice di aver portato questo evento a Fossano – ha detto l’assessore all’Istruzione Donatella Rattalino che ha preso parte all’evento insieme al sindaco Dario Tallone, alla presidente dell’Ambasciata Pistoletto di Cuneo Sonia Barale e al suo vice Massimo Deidda -. Credo sia importante dare ai giovani degli stimoli per riflettere sull’ambiente perché imparino fin da piccoli a prendersi cura del pianeta”.