Addio al giornalista Claudio Puppione, “contadino della parola”

Attualmente era direttore della rivista Made In di Confindustria Cuneo

il giornalista claudio puppione

Era nato e cresciuto a Neive, la "sua" terra che aveva lavorato e che gli aveva insegnato a soppesare anche tutte le parole, Claudio Puppione, giornalista e "contadino della parola" morto per tumore a 63 anni.
Quando era giovane perse il padre e così scelse di abbandonare gli studi di Giurisprudenza per dedicarsi all'azienda agricola di famiglia. Ma non perse la voglia di raccontare i fatti. E così ha fatto per tutta la vita, prima diventando giornalista pubblicista e poi, nel 1999, professionista. Le sue prime collaborazioni con “Il Tanaro” lo hanno poi portato per tanti anni a “Gazzetta d’Alba”; nel 2004 approdò al periodico “Bra Oggi” che avrebbe diretto per vario tempo. Dal 2009 al 2020 ha fatto parte della redazione di “Rivista Idea” e il suo più recente impegno è stato invece nell'ufficio comunicazione di Confindustria Cuneo, in particolare come direttore dell'house organ Made In Cuneo.

Era un professionista sempre attento al mondo del lavoro e delle imprese, autore tra l’altro del volume “Michele Ferrero e l’Alta Langa”, e con una grande passione per la Siria che aveva provato a far conoscere anche qui nel cuneese, ad esempio con un incontro organizzato lo scorso maggio a cui aveva partecipato anche il figlio di Khaled al-Asaad, l’archeologo di fama mondiale assassinato dall’Isis mentre cercava di proteggere i tesori di Palmira.

Ai figli Elena e Lorenzo, ai famigliari e amici giungano le più sentite condoglianze della redazione del nostro giornale per la perdita di Claudio, eccellente, scrupoloso e instancabile appassionato, della vita e della parola.