Dal nuovo Consiglio Pastorale “scelte concrete e coraggiose”

Ne fanno parte una cinquantina di persone, circa due terzi sono laici

Le Cattedrali della diocesi di Fossano e Cuneo
Le Cattedrali della diocesi

La prima riunione del nuovo Consiglio pastorale diocesano di Cuneo e Fossano si svolge venerdì 13 gennaio (dalle 20,45 alle 22,15), nel Vescovado nuovo (via Amedeo Rossi 28) a Cuneo. Ne fanno parte una cinquantina di persone, in gran parte laici e laiche, alcuni dei quali hanno già partecipato come delegati all’assemblea sinodale durante l’inverno 2021-2022.

“Ad ognuna delle dieci zone pastorali è stata data la possibilità di scegliere un sacerdote (che non faccia già parte del Consiglio presbiterale) e due o tre laici, a seconda della grandezza, dando precedenza a quanti hanno già partecipato al Sinodo”. È don Flavio Luciano, vicario diocesano per la pastorale, a spiegare le linee guida seguite nella composizione del nuovo Consiglio. “Inoltre, ci sono due rappresentanti degli istituti religiosi. Infine - aggiunge -, sono state scelte una decina di persone a rappresentare le varie aree della pastorale: catechesi, carità, cultura, ecc. Nel complesso prevalgono i laici, che costituiscono circa i due terzi del nuovo Consiglio pastorale; i sacerdoti sono una decina, cui si aggiungono i due vicari, Carlo Vallati e il sottoscritto, il diacono Paolo Tassinari (indicato dal gruppo dei diaconi permanenti) e, naturalmente, il vescovo Piero Delbosco”.

Compito principale del nuovo Consiglio pastorale è proseguire il processo di rinnovamento iniziato con il cammino sinodale delle diocesi di Cuneo e di Fossano: “Si tratta di ragionare sulle priorità emerse dal Sinodo, in collaborazione con gli altri organismi diocesani e con spirito di discernimento. Il nuovo Consiglio dovrà indicare scelte concrete, precise e coraggiose, mettendo in campo creatività e immaginazione” conclude don Flavio.

L’incontro di venerdì 13 serve “per conoscersi, insieme ricordare gli obiettivi e i compiti del Consiglio Pastorale diocesano e stilare un calendario dei nostri incontri”.