Samuel Romano: il nuovo disco ha una copertina fossanese

Il fotografo Davide Dutto ha scattato le immagini utilizzate dal musicista torinese per la copertina e la promozione di “La cena del tempo”

È uscito lo scorso 20 novembre perla factory sonora Stellare “La Cena del Tempo”, il nuovo disco di Samuel Romano, voce dei Subsonica e ha una declinazione anche fossanese. In copertina, infatti, campeggia un ritratto di Samuel scattato dal fotografo Davide Dutto. Un’immagine rigorosamente di profilo come nella tradizione di chef profile, uno dei progetti fotografici di Dutto che ha scattato e scatta ritratti dei più grandi chef stellati.

L’immagine è proprio stata scattata in un ambito “gastronomico” a Buonissima, la manifestazione tra arte e cultura che anima l’autunno torinese.

Il disco di Samuel, infatti, nasce, come il podcast omonimo, da uno spettacolo per la regia e la drammaturgia di Laura Venturini, andato in scena nell’autunno 2022, di cui il musicista torinese ha curato la veste sonora. Un’opera dalle tinte dickensiane, popolata da personaggi allegorici, i cui protagonisti, oltre allo stesso Samuel, sono l’attrice Alice Centazzo, l’attore Stefano Cavanna e la soprano Claudia Graziadei, voce presente anche nell'album. Lo spettacolo è andato in scena a Buonissima dove Dutto era protagonista di uno show shooting in cui ha fotografato chef del calibro di Oldani, Duchase, Chicco Cerea, Matteo Baronetto e molti altri: “Ho scattato delle fotografie anche a Samuel e alla sua compagnia. Sono piaciute e mi hanno contattato per utilizzarle come copertina del disco. Sono quindi andato diverse volte in studio per scegliere gli scatti più adatti e pensare alla veste grafica” ha spiegato Dutto.

La nuova fatica artistica di Samuel è un primo approccio del musicista torinese al mondo operistico. Si tratta infatti di una fiaba elettronica, ispirata a Vivaldi, che ha visto il noto cantante pop lavorare sugli spartiti originali del “Prete Rosso” per trasformarli in un’opera sonora tra musica elettronica e barocca, fortemente influenzata dal legame di Samuel con il compositore e la sua città, Venezia, in cui attualmente l’artista torinese ha scelto di trasferirsi e trascorrere un periodo della sua vita.

Questo lavoro nasce quindi come opera in occasione di un evento, muta in album di Samuel, viene da lui raccontata in un podcast e prepara ulteriori sorprese per il palcoscenico. Dal punto di vista musicale, l’artista torinese porta le composizioni del “Prete Rosso” dentro le trame dei sintetizzatori e ne asseconda le pulsazioni ritmiche con drum machine che spaziano dalla breakbeat alla techno fino a derive jungle, per dar vita ad un electro-pastiche col quale si ricollega ai noti pastiche o “pasticci” cioè opere, tipiche dell’epoca vivaldiana, costituite con brani tratti da lavori preesistenti o appartenenti a diversi autori.

“Il mio lavoro mi dà la possibilità di conoscere dei personaggi del mondo del food, ma anche, come in questo caso, dello spettacolo che magari siamo abituati a vedere in Tv o su un palco. È bello e interessante ascoltare le storie di questi personaggi perché si instaura un rapporto piacevole che diventa naturale e mi arricchisce ogni volta” ha aggiunto Dutto.

Un incontro tra pazzi o tra geni come ha spiegato Samuel Romano: “L’incontro con Davide è stato un incontro deflagrante. Quando l’ho visto che fotografava e si sbracciava ho subito capito che tra noi si sarebbe potuta sviluppare un’intesa. Mi piacciono i matti e nella follia c’è sempre una parte di genialità e quindi dopo un primo momento in cui ho pensato che fosse un matto, mi sono detto “questo è un genio” e ci tenevo assolutamente che facesse parte di questo progetto”.

Il disco e il podcast sono disponibili dal 20 gennaio su tutte le piattaforme digitali:
https://bfan.link/la-cena-del-tempo

https://open.spotify.com/show/5cQGVV8QS4DCUajslaGGPK?si=1bb34c708c79497a

https://fidbak.audio/stellare/player/b533191a6e73/8c3e021555f9