Venerdì mattina alla presenza di tanti ragazzi delle scuole il sindaco Ernesta Zucco ha inaugurato un cippo per ricordare i fratelli Gioacchino e Carlo Oggioni (21 e 17 anni) e Edoardo Galleano di 14 anni falciati dalla ferocia nazifascista. Erano esattamente le 13,30 del 9 gennaio 1944, altri 14 cittadini innocenti in seguito alla sparatoria riportarono ferite.
Il Comune ha scelto la Giornata della memoria per inaugurare quella che ama definire “una pietra di inciampo” nel parco Allea, lo stesso parco dove in quella bella domenica del 9 gennaio i trinitesi ignari di quanto sarebbe successo erano scesi per trascorrere alcune ore all’aria aperta. “Oggi come ricordiamo gli orrori della Shoah nel giorno dell’apertura dei cancelli di Auschwitiz da parte delle truppe sovietiche, vogliamo anche ricordare questi tre ragazzi morti a causa della guerra. Sono sempre di meno i testimoni di questa orrenda guerra, tocca a noi quindi tramandare la loro memoria a voi giovani perché sia da insegnamento per ricordare i caduti di ieri e conservare quella libertà e democrazia per cui tanto sangue è stato versato. Da oggi tutti coloro che entreranno al parco Allea vedranno questa ‘pietra d’inciampo’ con la scritta di ciò che avvenne e ne faranno memoria”.
Alla cerimonia erano presenti i cugini di Edoardo Galleano, tra cui don Aldo parroco di Sale Langhe e diversi Comuni del Cebano, la Giunta, consiglieri comunali, il trinitese Bruno Mellano garante regionale dei detenuti e i ragazzi delle scuole che sono intervenuti con letture e un cartellone con la poesia “La farfalla” di Pavel.
Articolo su la Fedeltà di mercoledì 1° febbraio