All’ospedale di Savigliano ora c’è l’«infermiere supervisore»

Opera nel Pronto soccorso, con il compito di agevolare il percorso del paziente verso il ricovero o le dimissioni e confrontarsi con i suoi familiari

A Savigliano debutta l''infermiere supervisore'

I “Pronto soccorsi” troppo affollati, con il rischio che il percorso del paziente, fino al ricovero o alle dimissioni dopo la visita e gli eventuali esami, si areni, e che lui stesso o i suoi familiari si sentano “dimenticati” dal personale, con il quale possono emergere situazioni conflittuali. Nell’Asl Cn1 si è consapevoli del problema, che si acuisce nel periodo delle festività, quando è più difficile ricevere assistenza tramite la medicina di base: di qui l’istituzione di una nuova figura che opera appunto sul fronte dell’emergenza, il “nurse supervisor”. L’infermiere supervisore – questa la traduzione in italiano – “ha debuttato” in via sperimentale al Pronto soccorso di Savigliano, che nel 2022 ha registrato oltre 40mila passaggi: oggi (venerdì 3 febbraio), nel nosocomio è stata organizzata una conferenza stampa per la sua presentazione.

“L’organico della struttura - spiega Mario Raviolo, direttore del dipartimento Emergenza urgenza dell’Asl Cn1 - richiederebbe 12 medici oltre al responsabile, invece ne abbiamo 4; facciamo affidamento a cooperative, per garantire i turni, con due medici la notte e tre di giorno. Già dopo i primi giorni con l’infermiere supervisore si vedono miglioramenti, nel monitoraggio sia dei pazienti in attesa, sia di quelli visitati ma in attesa di completare il percorso, sia di quelli in fase di dimissione o di ricovero.” Anna Basso, direttrice della Direzione delle Professioni sanitarie sempre dell’Asl Cn1, ha spiegato, insieme con la coordinatrice del Dipartimento Cinzia Pasquini, come lavora il “nurse supervisor”, che “ha la funzione di monitorare l’attività rispetto ai pazienti in carico e di fluidificare i percorsi, migliorando l’interfaccia con l’utenza e i parenti”. Soddisfatta Sonia Zoanetti, direttore sostituto della Struttura di medicina d’urgenza a Savigliano: “Possiamo già toccare con mano qualche miglioramento, grazie all’agevolazione dei percorsi del paziente. Gli aspetti di comunicazione e di relazione con utente e parenti sono importanti.”

L’Asl, intanto, ha avviato anche anche altre azioni per riuscire a fornire l’assistenza adeguata, in particolar modo l’aumento dei posti-letto nelle Obi (Osservazione breve intensiva) e nei reparti di Medicina: “A Savigliano - spiega il direttore sanitario di presidio, Giovanni Siciliano -, i posti letto nella Medicina interna sono passati da 40 a 54, a Saluzzo da 24 a 30. Resta la difficoltà di dimissione, spesso per carenza di una rete di supporto sia per il rientro del paziente a domicilio sia per il ricovero in altre strutture. Consideriamo che a Savigliano, ospedale ‘spoke' quindi plurispecialistico, affluiscono i casi più complessi, insieme ai numerosi ‘codici verdi’; ma a tutti occorre dare una risposta adeguata.”

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A Savigliano debutta l''infermiere supervisore'