Cav, primule della vita per aiutare chi è in difficoltà

In distribuzione il 4 e 5 febbraio sui sagrati delle chiese, dopo le messe

Primule

Anche quest’anno il Centro di aiuto alla vita (Cav) di Fossano - in occasione della Giornata per la Vita - si impegna nella vendita delle primule per poter raccogliere fondi da utilizzare con le famiglie che si rivolgono al centro e aiutarle in questa situazione di crisi economica e sociale. Le primule sono disponibili sui sagrati delle chiese sabato 4 e domenica 5 febbraio, dopo le funzioni religiose.

Le diverse iniziative sostenute dal Centro di aiuto alla vita di Fossano

Parrocchie e singole persone, in occasione del Natale o della vendita delle primule nella prima domenica di febbraio: sono queste le maggiori donazioni che il Centro di aiuto alla vita (Cav) di Fossano riceve a sostegno delle sue numerose iniziative. Con lo scopo principale di accompagnare i bambini e le proprie famiglie nelle loro necessità esistenziali.

“La gente è sensibile a questo tema - ci dice la responsabile Stefania Gandolfo -, soprattutto in un periodo in cui le nascite diminuiscono. E, seppure noi come Centro continuiamo a sostenere economicamente, il nostro primo obiettivo è comunque quello di aiutare le mamme (e le famiglie) a non scegliere l'aborto. Infatti, in diversi casi, è il marito che lo vuole; ci è capitato anche di aiutare una signora che, in una situazione simile, si è rivolta a noi con un lieto fine. Molti, sapendo che far crescere un figlio richiede una certa disponibilità di soldi, sono favorevoli a dare degli aiuti alle associazioni per le famiglie con figli piccoli”.

Le attività che le volontarie del Cav fossanese portano avanti con determinazione da anni sono in parte risapute, in parte no. Il loro impegno tocca, infatti, iniziative come “l'ascolto per le diverse difficoltà della donna ad accettare la gravidanza”. Ma anche “l'ascolto per le donne con bambini piccoli, da aiutare a educare durante la crescita, e senza sprecare i prodotti forniti. O la distribuzione di alimenti, abbigliamento e altri materiali utili per il bambino dalla nascita fino a 6 anni (cibo, pannolini, medicinali, visite mediche; poi baby-sitter se le mamme vanno a scuola o al lavoro, bollette, progetti individuali per esigenze più gravi, soprattutto se si è deciso di non interrompere la gravidanza). Quindi i corsi nelle scuole dell’obbligo di affettività e sessualità. E la convenzione con l’Asl per essere contattati in casi di situazioni critiche legate alla decisione di abortire”.

Centro Aiuto Vita

Altre priorità richiedono contributi che tuttavia arrivano puntualmente dalla gente del territorio; segno che questa realtà associativa, negli anni, si è fatta apprezzare nella città degli Acaja, per l'umanità e la vicinanza concreta ai problemi dei più piccoli. “Molte offerte ci giungono per passaparola - aggiunge la responsabile -, altre ancora in occasione della dipartita di un familiare, come è avvenuto recentemente; la defunta aveva già indicato di lasciare dei soldi ad un'opera di volontariato, nello specifico al cav, per cui i parenti hanno rispettato le sue volontà, nonostante non ci conoscessimo personalmente, ma sapendo quello che portiamo avanti”.

Quindi, come segno di collaborazione tra associazioni diverse sul territorio, il Cav ha scelto di “adottare a distanza due bambini in Brasile”. Infine, la partecipazione al progetto della raccolta dei farmaci, a novembre, con la fondazione Rava nelle farmacie di Fossano e comuni limitrofi, è un'altra grande iniziativa di successo; i prodotti vengono poi donati tutto l'anno ai bambini di famiglie in necessità.

“Tutto questo - ha concluso infine Stefania Gandolfo - dimostra che c'è tanto affetto intorno alle nostre iniziative, che diventano occasioni per far conoscere quello che facciamo, ogni volta che siamo invitati in giro a raccontarle, portando i nostri sinceri ringraziamenti per tutto quello che riceviamo dalle persone”.