Sale a 4000 Euro il contributo Oba e Fondazione CRF per la Neuropsichiatria infantile

Con il contributo del 2022 acquistati software e strumenti per utenti con difficoltà comunicative e ipovedenti

Consegna contributi Oba a Npi

Si è ripetuto per il nono anno consecutivo il momento di rendicontazione degli acquisti effettuati dal servizio di Neuropsichiatria con i fondi assegnati dall’Osservatorio Barriere Architettoniche grazie al contributo della Fondazione Crf, aumentato quest’anno da 3000 a 4000 Euro.

Un momento di condivisione di quanto realizzato attraverso un meccanismo virtuoso: la Fondazione Crf, infatti, mette a disposizione dell’Oba l’importo ed è l’Oba a stabilire le priorità di intervento agendo, in questo modo, da antenna sul territorio competente in materia di barriere architettoniche o, come in questo caso, comunicative.

Con il finanziamento del 2022 sono stati acquistati un comunicatore dinamico Softcom, un tactipad, un pacchetto software Ridinet valido per 36 mesi, una torcia con 100 metri di fibre ottiche e diverso materiale vario riabilitativo per ipovedenti e non vedenti.

“Siamo riconoscenti all’Oba e alla Fondazione Crf perché ci consentono di fare una efficace riabilitazione visiva. Sentiamo molto la vicinanza dell’Oba e riusciamo ad aiutare i ragazzi a ottenere migliori performance nella scuola che saranno utili nella vita futura” ha dichiarato il dirigente del Crv Dario Erminio.

“Quando arriva l’Oba per noi è un po’ Natale, è fantastico” ha spiegato Marco Rosso, educatore tiflologo del Crv illustrando il potenziale utilizzo di una versione moderna di tactipad su piano di gomma dotato di squadrette e compasso magnetico utile nell’apprendimento del disegno tecnico e delle sue applicazioni nella matematica per gli studenti delle scuole medie e superiori.

La logopedista della Npi Valeria Allamandri ha illustrato il valore della piattaforma Ridinet, abitualmente utilizzata in Npi e dalle famiglie a casa: un accesso a una piattaforma che contiene attività di lettuscrittura e calcolo che possono essere eseguiti a casa dagli utenti e monitorati dall’operatore anche a distanza: “Ci siamo resi conto che questo strumento ha ridotto le liste d’attesa perché, potendo lavorare da casa con il monitoraggio da parte dell’operatore e l’implementazione delle attività anche da remoto, consente agli utenti di migliorare più in fretta” ha spiegato Allamandri. Il programma è già in uso in Npi. Quella acquistata è una licenza aggiuntiva che può essere data in uso alle famiglie per un periodo di tempo, a fronte di un impegno ad almeno 4 sessioni di utilizzo la settimana.

Maria Teresa Gaveglio, educatrice della Npi di Fossano ha invece spiegato nel dettaglio l’efficacia nella stimolazione e nella comunicazione con bambini e ragazzi con bisogni comunicativi complessi del comunicatore dinamico: "Ha diversi livelli comunicativi e può essere utilizzato anche con il puntatore oculare. Consente di stabilire una comunicazione più efficace con quei bambini e ragazzi che non possono usare una comunicazione verbale. Permette di utilizzare sistemi con diversi livelli comunicativi: dall’espressione di un bisogno fino a raccontare delle storie più complesse”.

“È bello vedere come questo appuntamento si rinnovi ogni anno – ha spiegato il direttore della Npi Franco Foretto -. Questa donazione ci aiuta a lavorare meglio con strumenti più avanzati”.

La conclusione dell’incontro è dunque spettata ai sostenitori dell’iniziativa: il presidente della Fondazione Crf Gianfranco Mondino e quello dell’osservatorio Igor Calcagno: “”Il progetto a favore della Npi si inserisce in un più ampio intervento di abbattimento delle barriere architettoniche che la Fondazione porta avanti ormai da anni e che ha visto intensificarsi la collaborazione con l’Oba per la fornitura al dipartimento di Npi e al Centro di Riabilitazione Visiva di sussidi all’avanguardia per la migliore gestione degli utenti” ha detto il dottor Mondino; “Sono grato alla Fondazione Crf che ogni anno ci consente di distribuire questi importi. Ringrazio tutti i dirigenti, gli operatori e i colleghi dell’Oba, in modo particolare Rosanna Cavallero, il cui contributo è fondamentale nel percorso di abbattimento delle barriere per i non vedenti e gli ipovedenti” ha concluso Calcagno.