I dati degli iscritti nelle classi prime delle scuole superiori fossanesi rispecchia l’andamento regionale e nazionale: crescono i licei (che lo scorso anno avevano segnato una battuta d’arresto). Il 47,7% degli iscritti alle classi prime per il 2023/24 ha infatti scelto il liceo. Il dato è quello relativo la provincia di Cuneo, mentre in Piemonte le percentuali di preferenza sono ancora più elevate (55,3%, resto d’Italia 57,1%).
A Fossano il liceo Ancina rispetta il dato: se lo scorso anno gli iscritti allo Scientifico avevano registrato un -19 quest’anno invece saranno 41. Leggerissima flessione (proprio come accade a livello provincia) per le preferenze del Linguistico (4 unità in meno dello scorso anno), mentre il settore Scienze umane registra 10 iscritti in più dell’anno scolastico in corso e arriva a 57 per la classe prima del ‘23/’24.
“Siamo molto contenti - commenta la dirigente Alessandra Pasquale -. Difficile dire quale sia la ragione di questo nuovo aumento delle iscrizioni sullo Scientifico. Nel programma formativo abbiamo inserito un potenziamento della lingua inglese, questo potrebbe essere uno dei motivi. Di fatto, pare, stiamo rispettando l’andamento nazionale che come sempre è abbastanza altalenante”.
L’altro indirizzo liceale a Fossano è quello delle Scienze applicate, una delle proposte dell’Istituto Vallauri: in questo caso si è passati da 64 iscritti a 80, “rimanendo il linea con quanto accade nel resto del territorio”, dice il dirigente Paolo Cortese. Conferma la sua solidità il settore Economico: il Turismo avrà 20 nuovi allievi in prima, mentre Amministrazione finanza e marketing (dopo uno scivolone di due anni fa in cui non è stata attivata la classe prima) ha 58 iscritti.
Al Vallauri c’è però un dato in leggera controtendenza con l’andamento nazionale: in Italia si registra un calo abbastanza significativo degli istituti tecnici, cosa che non accade nella scuola di via San Michele dove i numeri “rimangono sostanzialmente gli stessi - aggiunge Cortese -. Rispetto agli altri anni c’è più equità tra i settori dell’ambito tecnologico e questo ci permetterà di gestire ancora meglio la proposta didattica. Il nostro settore tecnico intercetta un’utenza del punto di vista dei risultati molto alto: ragazzi che escono dalla scuola media anche con la media del 9. Una volta si pensava che scegliesse questo tipo di indirizzo chi aveva un rendimento più basso a scuola, ma questo è un ‘mito’ da sfatare. Tra i nostri punti di forza c’è una rete molto ampia con aziende che sono alla continua ricerca di bravi diplomati: chi sceglie di affacciarsi al mondo del lavoro subito dopo la maturità ha un’altissima percentuale di assunzione. Il mercato ha fame di tecnici bravi e preparati, chi deve scegliere una scuola superiore deve tenerlo presente”.
Di tecnici, anche freschi di studi, c’è sempre bisogno anche nel comparto agricolo. Lo sanno bene all’Umberto I di Alba, che ha una sede distaccata a Cussanio, ma in questo caso le classi prime saranno meno numerose delle precedenti, in linea con quanto accade in tutto lo stivale. “Le iscrizioni sono altalenanti. Un anno hai due prime, quello dopo fatichi a farne una. Questo vale per tutte le scuole, è difficile trovare delle motivazioni concrete - commenta la dirigente Antonella Germini -. Ciò che è certo è che noi riceviamo moltissime offerte dal mondo del lavoro e spesso non abbiamo abbastanza studenti per soddisfarle tutte”.
In linea con gli altri anni sono invece i dati degli iscritti al Cnos Fap Salesiani: in via Verdi a settembre arriveranno 152 nuovi studenti. “Le richieste sono abbastanza equilibrate tra i corsi - commenta la coordinatrice Cristina Calvo -. Ne siamo felici: il bacino di provenienza è in linea con gli altri anni, con ragazzi che partono anche dal Torinese o da oltre Ceva per frequentare la nostra scuola. Questo significa che l’offerta funziona”.