Emergenza terremoto, la Caritas diocesana raccoglie offerte

Si fa sempre più drammatico il bilancio della catastrofe che ha colpito il Sud-est della Turchia e il Nord della Siria. Oltre 11mila i morti accertati, ancora migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Primi aiuti umanitari

Terremoto in Turchia e Siria. Bambino estratto vivo dalle macerie
Turchia: bambino estratto vivo dalle macerie (foto Ansa-SIR)

La Caritas diocesana di Fossano e Cuneo si mobilita per aiutare le vittime del devastante terremoto (quasi 8 di magnitudo sulla scala Richter) che nella notte tra domenica e lunedì ha colpito la zona di confine tra Turchia e Siria.

Oltre 35mila i morti accertati, ancora migliaia le persone intrappolate sotto le macerie. Un bilancio sempre provvisorio che, secondo le Caritas locali, è destinato a crescere drammaticamente. In tutta l’area colpita dal sisma le condizioni metereologiche, con neve e temperature sotto lo zero, rendono i soccorsi più complicati acuendo la sofferenza e la paura della popolazione e facendo temere per l’incolumità dei tantissimi sfollati.

In Turchia la Caritas, in coordinamento con le autorità locali, li sta accogliendo in luoghi sicuri all’aperto. Ha già distribuito coperte e pasti caldi per le persone sfollate a Iskenderun. Presso l’episcopio sono stati messi a disposizione spazi all’aperto che al momento restano i più sicuri. In Siria, la Caritas locale era già attiva in gran parte del territorio colpito da prima del terremoto, con programmi di assistenza umanitaria, sanitaria e riabilitazione economica. Un’area particolarmente complessa che accoglieva già molti profughi di una guerra che ha ancora focolai di conflitto. L’assistenza ai moltissimi sfollati e ai feriti è ora la sfida principale.

Papa all’udienza: “Sono vicino alle popolazioni della Turchia e della Siria”
«Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti – ha detto nell’Udienza generale di mercoledì 8 febbraio, papa Francesco -. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra. Preghiamo insieme perché questi nostri fratelli e sorelle possano andare avanti, superando questa tragedia, e chiediamo alla Madonna che li protegga».

Dalla Cei 500mila euro come primo aiuto
La Conferenza episcopale italiana ha deciso lunedì, a poche ore dal terremoto, lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, come primissima forma di aiuto alle vittime. Caritas italiana, impegnata da anni nei due Paesi, è in costante contatto con le Caritas locali e la rete internazionale per offrire aiuto e sostegno. Il direttore, don Marco Pagniello, invita tutti ad essere solidali verso aree del mondo già segnate da conflitti dimenticati e da povertà estrema.

Per le offerte
In attesa che le diocesi organizzino una colletta durante le messe festive, è possibile fin da subito sostenere gli interventi della Caritas per questa emergenza in due modi:

  • direttamente all’Ufficio Caritas Fossano in via Vescovado 12 (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8,30 alle 12,30, tel. 0172.636264, e-mail caritasfossano@gmail.com);
  • con bonifico bancario su ccb intestato a diocesi di Fossano, Iban IT 29 T 06170 46320 00000 1603189, causale “Terremoto Turchia-Siria febbraio 2023”.
Terremoto Turchia
(Foto Caritas Anatolia)