Il “mestiere” di assistente spirituale: uno spazio di ascolto nel tempo della malattia

Il diacono Paolo Tassinari racconta la sua esperienza al presidio riabilitativo del “Ss. Trinità”

Paolo Tassinari
Paolo Tassinari nella cappella del Ss. Trinità

Nell’immaginario comune il cappellano dell’ospedale è il prete che porta la comunione agli ammalati e impartisce l’estrema unzione. Al presidio riabilitativo di Fossano questo servizio non è svolto da un sacerdote, ma da un diacono permanente, Paolo Tassinari, che ha preso servizio nel 2016 a seguito della rinuncia di don Giuseppe Scotta. Il suo compito - più propriamente detto - è quello di assistente spirituale, un’esperienza privilegiata, e preziosa, di “chiesa di frontiera” di cui - nella ricorrenza della Giornata mondiale del malato - abbiamo raccolto la testimonianza.

Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 8 gennaio