Partita da Levaldigi la Maxiemergenza diretta in Turchia (GALLERY)

Entro venerdì mattina operativo l'ospedale di Antiochia arrivato ieri in Turchia

Sono 61 sanitari, donne e uomini piemontesi con la sola eccezione di una infettivologa toscana, quelli che sono partiti questa mattina, mercoledì 15 febbraio, dall’aeroporto di Cuneo-Levaldigi diretti ad Antiochia una delle città maggiormente colpite dal terremoto del 6 febbraio scorso. I sanitari arriveranno a destinazione, dopo uno scalo tecnico, alle ore 17 di oggi e stanno viaggiando a bordo di due velivoli messi a disposizione alla Guardia di Finanza.

A salutare la partenza della Maxiemergenza c’erano il Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.

Il presidente Cirio ha anche letto un messaggio del presidente della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

I sanitari seguono l’unità mobile arrivata ieri ad Alessandretta. Entro 24 ore sarà dunque operativo l’ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2) messo a disposizione dalla stessa Regione per il soccorso dei terremotati turchi. Si tratta di una delle 12 strutture Emt2 al mondo, una eccellenza sanitaria e di solidarietà piemontese nel mondo.

L’ospedale è arrivato ieri al porto di Alessandretta, trasportato dalla nave militare San Marco, insieme ad oltre 40 volontari della Protezione civile del Piemonte, che ne stanno curando l’allestimento nell’area di un impianto sportivo vicino all’ospedale di Antiochia distrutto dal terremoto.

“Siamo tutti sotto lo stesso sole che sorge e tramonta – ha detto il presidente Cirio -. Noi siamo stati aiutati e noi portiamo aiuto. Oggi mi tornano in mente i medici cubani accorsi in nostro soccorso durante l’emergenza Covid e l’arrivo dei bambini ucraini che necessitavano di cure nei nostri ospedali. Aiutare chi ha bisogno non è solo un dovere istituzionale, ma un overe etico e morale, scritto nel cuore di ognuno di noi. Diciamo grazie ai nostri sanitari e ai nostri volontari della Protezione civile che rappresentano l’orgoglio piemontese e italiano nel mondo”.

“Ringrazio il personale sanitario piemontese – ha osservato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi -, che ancora una volta si è dimostrato pronto a rispondere con generosità e grande spirito di servizio all’ennesima chiamata della Protezione civile nazionale sul fronte delle catastrofi che maggiormente richiedono soccorsi sanitari tempestivi ed efficaci. Mettiamo a disposizione della Comunità internazionale le migliori professionalità sanitarie della nostra Regione, l’ospedale da campo Emergency Medical Team Type 2 (Emt2) del Piemonte è unico in Italia e tra le dodici strutture di questo genere al mondo”.

Il personale sarà coordinato da Mario Raviolo, direttore della Maxiemergenza: “Contiamo di rendere l’ospedale completamente operativo entro venerdì sera – ha spiegato il coordinatore del team, Mario Raviolo -, sappiamo di intervenire in una delle zone più disastrate del Paese, ma siamo preparati a farlo, grazie all’esperienza maturata in molti anni di attività. Il governo turco ha già preso contatti con la nostra Organizzazione per organizzare l’accesso dei pazienti all’ospedale”.

L’OSPEDALE DA CAMPO EMT2 DELLA REGIONE PIEMONTE

Nello specifico, l’ospedale da campo Emt2 della Regione Piemonte è costituito da 14 tende per strutture mediche (una tenda per Triage/accettazione, due Pronto Soccorso, una Unità di terapia intensiva con 4 posti letto, una sterilizzazione e presala operatoria, una sala operatoria, una sala parto naturale/cesareo convertibile in seconda sala operatoria, tre degenze da 20 posti letto, una sala radiologica/laboratorio analisi, una tenda di isolamento per malati infettivi con 2 posti letto, una farmacia/magazzino, un obitorio e una tenda di comando per direzione sanitaria e logistica), oltre a 16 tende per servizi e logistica (otto dormitori, un dormitorio diurno per personale turno notte, una tenda per cucina, due tende per refettorio, una tenda docce, una tenda per lavanderia e due tende relax).

A queste, si aggiungono 15 tende bagno con cabine singole  per personale e degenti, tre generatori elettrici, un impianto elettrico campale dotato di selettività verticale ed orizzontale, trasformatore di isolamento per sala operatoria, UPS per sala operatoria, ICU e laboratorio/radiologia, un impianto idraulico campale composto da serbatoi flessibili, sistema acqua fredda e calda, un sistema di purificazione e potabilizzazione dell'acqua per 3000 l/h, un produttore di ossigeno PSA 6000 Litri/ora, una cucina attrezzata per 100 persone a pasto, approvvigionamento alimentare per 7‐10 giorni e un veicolo trainante dotato di carrello elevatore.

L’ospedale, del volume complessivo equivalente a una trentina di container, sarà allestito su una superficie di almeno 4.000 metri quadrati.

IL TEAM SANITARIO

Il team sanitario, coordinato da Mario Raviolo della Maxiemergenza della Regione Piemonte, è composto da 76 persone: un team leader (chirurgo), un deputy team leader (chirurgo), un medico infettivologo, quattro medici urgentisti, un medico pediatra, cinque medici anestesisti, quattro chirurghi, tre chirurghi ortopedici, due ginecologi, un’ostetrica, un fisioterapista, trentuno infermieri (inclusi coordinatori, strumentisti, infermieri sala operatoria), due tecnici di radiologia, due tecnici di laboratorio, un  assistente amministrativo, un ingegnere, tre tecnici logisti e dodici tecnici logistici afferenti al Coordinamento regionale del Volontariato di Protezione Civile.