Manca poco più di un mese alla nascita ufficiale del Distretto del cibo della frutta a cui anche i Comuni di Villafalletto e Vottignasco hanno aderito, assieme ad una cinquantina di altri enti. Lo scorso 6 febbraio sono stati presentati nella sala convegni dei castelli Tapparelli d’Azeglio di Lagnasco gli ultimi passi del progetto. Oltre ai numerosi Comuni della Granda, ne faranno parte anche quattro associazioni di categoria (Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Confcooperative) e otto organizzazioni di produttori frutticoli (Asprofrut, Eden, Joinfruit, Jolly, Lagnasco Group, Ortofruit Italia, Rivoira e Solfrutta, oltre a Fondazione Agrion e Camera di commercio). “Il nascente ‘Distretto del cibo della frutta’ di Lagnasco rappresenta l’ulteriore conferma della tipica vocazione agroalimentare del grande territorio cuneese - commenta il sindaco Giuseppe Sarcinelli -. Per questo motivo abbiamo scelto di entrarne a far parte”.Obiettivo dei distretti del cibo è favorire la valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari e del paesaggio rurale piemontese. In questo modo vengono favoriti più soggetti di un determinato territorio: dalla filiera produttiva all’offerta turistica e culturale locale. Inoltre, hanno come compito quello di garantire la sicurezza alimentare diminuendo l’impatto ambientale delle produzioni, riducendo lo spreco alimentare e salvaguardando il territorio attraverso le attività agricole e agroalimentari. “Una volta ottenuto il riconoscimento da parte della Regione Piemonte - conclude Sarcinelli -, i distretti vengono iscritti nel Registro nazionale dei Distretti del cibo potendo così beneficiare degli interventi di sostegno previsti dalla normativa vigente in materia”. Il progetto di Distretto del cibo della frutta sarà ufficialmente sottoscritto il 30 marzo in occasione della manifestazione Fruttinfiore a Lagnasco. Nella stessa serata sarà illustrato il progetto in un convegno pubblico rivolto a tutti gli operatori del settore.
Anche Villa e Vottignasco entrano nel “Distretto del cibo della frutta”
Per valorizzare le produzioni agroalimentari e il paesaggio rurale piemontese