Un progetto ambizioso partito alla fine degli Anni ‘90 e proseguito a lotti successivi, fino ai giorni nostri. Obiettivo: restaurare e riportare alla luce ciò che resta delle fortificazioni dell’antica città murata di Fossano. In queste settimane è partito un nuovo cantiere, finanziato - così come gli altri - dalla Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Fossano. Riguarda una porzione di mura cinquecentesche che si trovano a ridosso dell’ospedale Santissima Trinità, visibili da via Marconi. L’intervento, affidato alla ditta Ediltre di Fossano, prevede una spesa complessiva di circa 230mila euro e sarà finanziato dalla Fondazione per 150mila, dalla Consulta per 30mila e da fondi Asl Cn1. “Con questo intervento prosegue l’opera di recupero delle fortificazioni ancora presenti a Fossano - commenta il presidente della Fondazione Crf Gianfranco Mondino -. Un ulteriore tassello per consolidare e conservare la testimonianza dell’antica città, dopo il restauro del Bastione nord, del Bastione dell’Annunziata, della Porta di San Martino e delle mura del Castello dei passati esercizi”.
Nel caso specifico l’intervento non è soltanto di restauro, ma anche di consolidamento dal momento che il muraglione confina direttamente con i locali sotterranei dell’ospedale, all’altezza del vecchio Pronto soccorso. “Le aziende della Consulta partecipano al progetto dell’Asl Cn1 di recupero di questa porzione di mura in continuità con gli interventi del passato, proseguendo nell’attività di sostegno del patrimonio architettonico della Città di Fossano”, aggiunge il presidente Luca Caramelli, a capo della Consulta che raggruppa una quindicina tra aziende fossanesi e fondazioni bancarie. Un’esperienza che a Fossano in quasi trent’anni (la Consulta è nata ufficialmente nella primavera del 1995) ha letteralmente cambiato il volto della città con imponenti lavori di restauro di monumenti, chiese, opere d’arte e testimonianze di secoli di storia e bellezza del nostro territorio.
La speranza è di poter presto continuare con la porzione di mura che prosegue attorno al Santissima Trinità fino all’altezza di viale Martiri. A quel punto tutto ciò che è ancora visibile dei bastioni difensivi della città medievale sarebbe restaurato, e resterebbero probabilmente alcune porzioni che in un secolo e mezzo sono state ricoperte dal tempo e dai detriti nelle scarpate tutte attorno alla città alta. Il progetto per il recupero della antiche mura ha una valenza anche dal punto di vista turistico, potendo così far vedere ciò che resta e immaginare ciò che era la città fino al periodo napoleonico. Una città protetta da possenti mura con alcune porte di ingresso delle quali ne resta una soltanto, la porta di San Martino, a pochi passi dal maniero degli Acaja.
Su "la Fedeltà" di mercoledì 15 febbraio