Croce dei migranti inizia il pellegrinaggio di Quaresima da Murazzo

Proseguirà fino a Pasqua nelle 15 comunità parrocchiali della zona sud-ovest della diocesi di Fossano

La Croce dei migranti arriva a Murazzo

È giunta venerdì sera a Murazzo, accolta calorosamente dai parrocchiani che si sono ritrovati a pregare e a meditare la via Crucis nella chiesa parrocchiale. È la croce dei migranti, costruita con il legno dei barconi utilizzati da migliaia e migliaia profughi naufragati sulle cose siciliane. Legno “grezzo” e semplice, che porta i segni della sofferenza ma anche della speranza. "È legno bagnato dalle onde del mare, da settimane di navigazione, e anche dalla forza impietosa della morte - ha scritto un sacerdote di Genova che l’ha scelto come simbolo nella sua comunità parrocchiale -. Le persone migranti sono poveri disperati, facili da commiserare ma ancora più facili da dimenticare".

A realizzarla sono stati ragazzi con disabilità fisiche e psichiche, problemi familiari o con procedimenti penali sulle spalle, che hanno scelto di intraprendere un nuovo percorso di vita. Lavorano nella cooperativa sociale “Rò La Formichina” della Comunità Papa Giovanni XXIII a Santa Venerina, provincia di Catania. È un crocifisso che prova a raccontare, a credenti e non, il dolore delle migrazioni: “Gesù, sulla croce, ha portato sofferenza e speranza per tutti gli uomini – spiega il presidente della cooperativa Marco Lovato –. Oggi, quella sofferenza, la portano i migranti quando attraversano il mare in un viaggio della speranza intrapreso nell’auspicio di costruirsi qui in Europa una vita nuova”.

Il pellegrinaggio, iniziato da Murazzo il 24 febbraio, proseguirà per tutta la Quaresima nelle 15 comunità della zona pastorale sud-ovest della diocesi di Fossano: il 27 febbraio la croce si sposta a Gerbo, poi a Maddalene (2 marzo), San Vittore (5 marzo), Piovani (8 marzo), Centallo (11 marzo) e così via fino a Pasqua. “È una croce che trasuda sofferenza, morte, miseria, disagio, ma anche voglia di riscatto e di risurrezione. È una scheggia che in questa Quaresima viene a disturbarci e a provocarci” scrivono i sacerdoti e i diaconi della zona pastorale sud-ovest nel foglio di collegamento quaresimale.