Il suo italiano è ancora perfetto, ma ogni tanto scivola nella cadenza tipica del suo “nuovo” Paese e, soprattutto, è intervallata da un “neh” che è sì l’intercalare brasiliano, ma rimanda anche tanto al Piemonte, in cui è nata e cresciuta. Danila Baravalle, fossanese, vive in Brasile dal 2005 nella città di Porto Alegre, capitale dello Stato brasiliano di Rio Grande do Sul, il più a sud, al confine con l’Uruguay. Ci è arrivata un po’ per caso (“Durante l’università di Scienze dell’educazione dovevo fare un tirocinio. Non volevo fare la più classica delle esperienze in biblioteca o in casa di riposo… ho chiesto di farlo all’estero: dall’università mi hanno detto che avrei potuto, trovando qualche progetto”), doveva essere un periodo temporaneo di crescita e formazione professionale e invece si è trasformato in qualcosa di decisamente più stabile, con tanto di famiglia.
Articolo completo su "la Fedeltà" di mercoledì 22 febbraio