Addio a Mario Bonino

Docente all'«Agraria» di frazione Cussanio a Fossano, era direttore dell'azienda agricola

Addio a Mario Bonino, docente dell'«Agraria» di Cussanio

Addio a Mario Bonino, docente di Esercitazioni pratiche all’«Agraria» di frazione Cussanio a Fossano e direttore dell’azienda agricola che fa capo alla stessa scuola. L’insegnante è morto nei giorni scorsi, a 62 anni, all’ospedale di Cuneo, dov’era ricoverato per una grave malattia diagnosticata nei mesi precedenti. Il funerale si celebra alle 14,30 di oggi (martedì 28 febbraio), nella chiesa di San Michele a Cavallermaggiore, Comune di cui era originario.

Agrotecnico, Bonino intraprese l’attività di docente negli anni Ottanta; supplente in alcune scuole agrarie della provincia di Cuneo, approdò infine all’Istituto di Cussanio,  di cui, per un periodo, fu anche direttore. Fu tra i primi iscritti all’Albo professionale degli agrotecnici, realtà di cui fu promotore e presidente provinciale per alcuni mandati; ricoprì inoltre un ruolo decisivo nella fondazione dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di birra, di cui era socio. E faceva parte dell’Organizzazione nazionale assaggiatori salumi, che  gli ha dedicato un commosso ricordo.

In più occasioni, fu lui a mostrare ai cronisti de “la Fedeltà” le numerose attività che, anche per merito suo, vengono proposte all’«Agraria» di Cussanio, dove si coltivano mais e luppolo e si producono birra e formaggi. Indimenticabili la sua competenza e la sua cordialità: il “tour” nei campi e nei laboratori si concludeva sempre con un bicchiere di birra offerto ai visitatori.

Quella che viene abitualmente chiamata l’Agraria di Fossano è la Sezione associata di Fossano dell’Istituto di istruzione superiore Umberto I, la cui sede principale si trova ad Alba. Ne è dirigente Antonella Germini, che così ricorda Bonino: “Una scomparsa inaspettata, che ci lascia sgomenti e senza parole. Ricorderemo il prof. Bonino per quanto ha fatto per il nostro Istituto, per l’istruzione agraria in provincia di Cuneo e per l’instancabile ottimismo e voglia di vivere che sapeva trasmettere a colleghi e studenti”.