Domenica 11 marzo, giorno della fiera di Sant’Albano, passeggiando tra le bancarelle e gli stand, ammirando l’esposizione delle mitiche 500, dei trattori d’epoca non può mancare una visita al mini museo longobardo. La struttura, allestita nella cappella di Sant’Antonio da Padova in piazza Donatori del Sangue, ospita la mostra “Lungo lo Stura… racconti di archeologia e paesaggio”.
Oltre a pannelli informativi e un interessante video, si possono ammirare alcuni reperti originali, rinvenuti nella necropoli scoperta casualmente nel 2009 in frazione Ceriolo durante gli scavi dell’autostrada, e che rappresenta uno dei ritrovamenti più importanti su scala europea per quanto riguarda la presenza longobarda.
Il museo, che dopo una pausa, riapre nel giorno della fiera, è visitabile tutte le domeniche dalle 10 alle 19 con ingresso libero. Aperture straordinarie sono previste lunedì 10 aprile giorno di Pasquetta e sabato 26 agosto giorno della festa patronale di San Liberato.
Ad accogliervi ci saranno i ragazzi di Atelier Kadalù, l’associazione che ha al suo attivo la gestione di diverse mostre in Granda: da “Fontana e Manzoni” nel 2017 al castello di Fossano seguita da “Leonardo opera omnia” nel 2018-2019 sempre al castello Acaja, “Orizzonti” a palazzo Cravetta di Savigliano nel 2019,“Un set alla moda” nel 2020 al Filatoio di Caraglio, il museo Sacco di Fossano e da pochi giorni ha lasciato le sale della mostra “Steve McCurry texture” portata da Artea al Filatoio di Caraglio.