Veglia di preghiera per ricordare i missionari martiri per la fede

A Cuneo (chiesa di S. Maria ) venerdì 24 marzo, nella Giornata a loro dedicata

Giornata Missionari Martiri 2023 Locandina

Il 24 marzo è il giorno in cui si celebra in tutta la Chiesa italiana la 31ª edizione della Giornata dei missionari martiri, appuntamento istituito nel 1993 dal Movimento Giovanile Missionario della direzione nazionale italiana delle Pontificie Opere Missionarie. Quest’anno lo slogan scelto da Missio Giovani (settore della Fondazione Missio che si occupa dell’animazione di quest’iniziativa) è “Di me sarete testimoni (At 1,8)”, espressione che riprende il tema della Giornata missionaria mondiale dell’ottobre scorso.

Per ricordare gli innumerevoli martiri cristiani la comunità diocesana si raccoglie in preghiera venerdì 24 marzo alle ore 20.45 nella chiesa di S. Maria a Cuneo in una Veglia promossa dall’Ufficio Missionario. Il coro “Pacem in terris” anima la preghiera durante la quale ci sarà la testimonianza di padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano in Centrafrica.

Nel ricordo di mons. Oscar Romero

Perché il 24 marzo? Nel 1980 in quel giorno veniva assassinato mons. Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, mentre celebrava l’eucaristia, per mano di un sicario degli “Squadroni della morte” agli ordini di un regime violento ed oppressore, incurante della sorte dei più poveri e dei lavoratori. La sua testimonianza è all’origine della celebrazione della Giornata dei Missionari Martiri che da oltre trent’anni la Chiesa propone alle comunità.

Questa giornata innanzitutto ci coinvolge nella memoria di tanti fratelli e sorelle uccisi in missione: sacerdoti uccisi mentre stavano andando a celebrare la messa con la comunità che guidavano; una religiosa medico uccisa mentre era di guardia al centro sanitario della diocesi, pronta a salvare la vita di altre persone; una suora uccisa durante un assalto alla missione che invece di pensare a mettere in salvo la propria vita si è preoccupata di andare a verificare che quella delle ragazze ospitate nel dormitorio fosse al sicuro; ancora un laico, operatore pastorale, ucciso mentre andava verso la chiesa a guidare una liturgia della Parola per i fedeli di quella zona; testimoni e missionari della vita, con la loro vita che hanno offerto fino alla fine totalmente e gratuitamente.

Al contempo la memoria intende abbracciare l’infinita schiera di cristiani anonimi vittime della violenza che anche ai giorni nostri si accanisce contro chi professa una fede diversa e uccide in nome di Dio. Il loro sacrificio ricorda che il Vangelo è più vivo che mai e nutre la forza di andare avanti, nonostante tutto, anche in contesti difficili e pericolosi. «Il martirio è una grazia di Dio che non credo di meritare, - diceva mons. Romero - ma se Dio accetta il sacrificio della mia vita, che il mio sangue sia un seme di libertà e il segno che la speranza sarà presto realtà».

Nel 2022 uccisi 18 missionari e missionarie

Dei 18 missionari uccisi nel 2022, due sono italiani: si tratta di suor Luisa Dell’Orto, Piccola Sorella del Vangelo, assassinata in un agguato tra i vicoli della capitale di Haiti il 25 giugno scorso, e di suor Maria De Coppi, missionaria comboniana, uccisa in Mozambico nel corso di un’azione terroristica il 6 settembre 2022. «Entrambe – commenta Rocca, attuale segretario nazionale di Missio Giovani – spendevano l’intera vita rispondendo ai bisogni di due popoli, martoriati da guerre, calamità, criminalità e soprusi. La loro testimonianza ci ricorda che persino in quei luoghi dimenticati da tutti e abbandonati alla sorte atroce della sopravvivenza, il Vangelo è più vivo che mai e nutre la forza di andare avanti, nonostante tutto, di crescere e migliorare, di dare un futuro ai propri figli e dignità a chi soffre la miseria».