Accessi separati al San Camillo con i fondi della Fondazione Crc

I lavori al cortile permetteranno di riaprire la sede Avis e la mensa al pian terreno

Centallo San Camillo
Il cantiere al San Camillo

Il San Camillo avrà un nuovo ingresso, da via Bonvicino, che permetterà di riaprire la sede dell’Avis (e, in questo modo, di riattivare le giornate di prelievo, ora dirottate a Cuneo) e la mensa per i bisognosi. Collocati entrambi al pian terreno della struttura, erano inaccessibili dall’arrivo del Covid. Ma il nuovo accesso garantirà ai rispettivi utenti un percorso separato rispetto a quelli della Casa di riposo cancellando ogni motivo di preclusione all’uso dei locali. L’apertura del secondo ingresso è una conseguenza dei lavori al cortile sul retro, che sono cominciati da un paio di settimane e che dovrebbero terminare all’inizio dell’estate con la trasformazione dell’area in un parcheggio con spazi verdi, a disposizione del personale della Casa di riposo, dei familiari, degli ospiti, dei fornitori e dei mezzi di soccorso.

Il costo complessivo è di 30 mila euro, finanziati interamente dalla Fondazione Crc attraverso un bando dedicato alle Residenze di comunità. Il San Camillo vi aveva partecipato lo scorso anno insieme con altre due strutture per anziani, la Fratelli Ariaudo di Levaldigi e l’ospedale San Giuseppe di Caramagna, per raggiungere la quota minima richiesta dal bando di 100 posti letto. Tutte e tre sono state beneficiate, ognuna con 30 mila euro.   

La messa in rete delle tre Case di riposo ha inoltre garantito ulteriori 10 mila euro (a testa) messi in palio a chi proponeva servizi aggiuntivi per gli anziani in forma aggregata, sviluppando economie di scala.

La Fondazione Crc ha infatti finanziato anche il progetto di “attività fisica adattata” che verrà fornito dagli operatori della Onlus Animazione motoria sorriso. Si tratta di esercizi fisici svolti in gruppo, finalizzati alla prevenzione e a facilitare l’acquisizione di corretti stili di vita. Al San Camillo, l’attività ha preso il via lunedì 20 marzo e proseguirà per due volte a settimana - il lunedì pomeriggio (dalle 15 alle 17) e il mercoledì mattina (dalle 9,30 alle 11,30) - per quattro ore a settimana. La durata sarà di due anni. I gruppi saranno formati da un minimo di 10-12 partecipanti, omogenei per caratteristiche cognitive e motorie, che ruoteranno per dare al più ampio numero di persone la possibilità di accedere. 

Articolo completo su "La Fedeltà" di mercoledì 22 marzo